Per il presidente del Consiglio regionale “c’è bisogno di un coordinamento. Solo così progetti come questo diventano strumento per lo sviluppo economico di un territorio”
“Dal 2008 ad oggi il settore del turismo in Basilicata non ha mai visto scendere con un segno negativo il Pil. Esso dunque rappresenta la terza gamba sulla quale la nostra regione viaggia velocemente. Contrariamente a quanto dicono i dati pubblicati qualche giorno fa dalla Svimez, che vede solo nell’automotive e nelle estrazioni i settori trainanti della nostra economia che portano il Pil regionale al di sopra della media e la Basilicata prima fra le Regioni del Sud”. È quanto ha detto il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica nel suo intervento alla due giorni del convegno sui territori nel piano strategico del turismo.<br /><br />“Il turismo – ha sottolineato Mollica – rappresenta un settore rilevante, con un peso significativo nell’economia, generando maggiori opportunità di lavoro rispetto ad altri settori industriali considerati anch’essi prioritari. Quando mi venne proposta l’idea del ‘Distretto di Aristeo’, mi sembrava un’impresa ardua da realizzare sul nostro territorio, quasi un sogno considerate le eventuali difficoltà in termini di attuazione, anche se lo strumento è previsto dalla legge 106/2014 per agevolare il turismo in Italia”.<br /><br />“È questa l’occasione – ha continuato il presidente dell’Assemblea – per ringraziare e fare i miei complimenti a Saverio Lamiranda, promotore del progetto che, con la sua caparbietà ma anche fine intelligenza, attraverso un ragionamento razionale, è riuscito a convincere anche i più scettici, affinché la Basilicata potesse sposare a pieno questo progetto congiuntamente a tutti i territori. Entrambi gli appuntamenti, ieri a Forenza, oggi a Potenza, nascono dall’esigenza di sollecitare la definizione di un regolamento di attuazione della legge 106 affinché la stessa non rimanga solo una ‘declaratoria’ di buone intenzioni, ma possa essere estremamente efficace per lo sviluppo locale, anche alla luce del Piano Strategico del Turismo. La Basilicata vede una crescita maggiore rispetto al turismo grazie a progetti come il Distretto ma anche grazie ad una classe dirigente che, solo facendo squadra, è riuscita a far candidare Matera come capitale della cultura 2019 vincendo così la sfida con altre città”.<br /><br />A parere di Mollica “il fattore determinante che deve prendere piede è la nascita di un coordinamento per fare squadra. Solo attraverso questo elemento vincente possiamo cogliere le opportunità che il Governo nazionale, attraverso la legge 106 mette in campo con il riconoscimento dei distretti quale strumento per lo sviluppo economico di un territorio. E se la filosofia deve essere quella di fare squadra, il mio invito va all’assessore all’Agricoltura Luca Braia che, attraverso le sue politiche, dovrà allinearsi per dare maggiore forza al Distretto”<br /><br />“C’è bisogno di sperimentazioni varie – ha affermato ancora Mollica – di accettare progetti pilota. Mi riferisco alla formazione degli operatori intesa come necessità presupposta ed indispensabile per il successo di tutto il progetto e per i suoi obiettivi. Da mettere in campo immediatamente così come in altre regioni è già stato fatto. Oggi l’industria del turismo, forte leva di sviluppo dell’economia del territorio e delle sue imprese può essere trainata soprattutto dal settore dei servizi se la capacità di piccole e medie imprese acquista più dinamicità organizzativa, orientamento all’innovazione, capacità di aprirsi ai mercati esteri con ricorso alle high skills, ma soprattutto valorizzando quello che può essere considerato capitale turistico. In secondo luogo è necessario eliminare la burocrazia, elemento che oggi rappresenta un costo per l’imprenditoria. Auspicabile sarebbe creare uno sportello unico per dare valore al Piano strategico di sviluppo del turismo”<br /><br />“Come presidente del Consiglio regionale – ha concluso Mollica – ma anche come cittadino dell’area interessata dal Distretto, auspico un confronto diretto tra i vari soggetti, Mibact e territori coinvolti per superare le eventuali difficoltà che si potrebbero presentare, ma soprattutto il mio augurio è quello di lavorare in sinergia per allineare le nostre programmazioni rispetto ad un progetto oggi riconosciuto, partendo dalle infrastrutture. Considerata la Basilicata come terra di turismo, essa paga lo scotto di una strutturazione infrastrutturale da terzo mondo. Perché se ragioniamo in una logica futura, i distretti potrebbero avere una durata limitata ma le infrastrutture resteranno”.