Distefano (Cia): dal nuovo governo provvedimenti urgenti

“Anche l’agricoltura lucana  nel 2012 ha difeso i suoi posti di lavoro.  Gli occupati complessivamente – riferisce la Confederazione italiana agricoltori in una nota  –  sono 15 mila di cui 8 mila dipendenti e 7 mila autonomi. A questi dati bisogna aggiungere circa 4.200 aziende agricole lucane assuntrici di manodopera. Il settore ha chiuso l’anno con un calo dello 0,2 per cento degli occupati. Sempre in Basilicata le aziende agricole iscritte alle Camere di Commercio di Potenza e di Matera, al 31 dicembre scorso, sono 18.900 (alla fine del 2000 erano circa 24.000), mentre quelle con posizione assicurativa Inps sono 8.400 (al 31 dicembre 2000 erano 11mila).
In un anno nero per il mercato del lavoro italiano, con il tasso di disoccupazione ai massimi dal 1993 – sottolinea  la Cia- l’agricoltura è riuscita a evitare l’emorragia e a mantenere sostanzialmente stabile il numero di addetti nel comparto. Il settore primario riesce a contenere la disoccupazione anche al Sud e tra le donne. Oggi  le donne occupate nel comparto sono 406 mila, cioè quasi il 40 per cento del totale, e insieme le lavoratrici della terra in Puglia, Calabria, Campania e Basilicata rappresentano circa il 70 percento della forza lavoro “rosa” in agricoltura”.
La Cia – sottolinea  il presidente lucano Donato Distefano  – attende dal nuovo Parlamento e dal nuovo Governo provvedimenti urgenti. Ad essi poniamo precisi obiettivi: un forte e più efficace impegno in campo europeo, soprattutto in vista della riforma Pac 2014-2020; politiche di rafforzamento dell’impresa e della cooperazione; rilancio della ricerca e dell’innovazione; ricambio generazionale; incentivi al mercato del lavoro; rafforzamento degli strumenti per il credito; maggiore semplificazione burocratica; riduzione dei costi produttivi, contributivi e fiscali; valorizzazione del ‘made in Italy’ e tutela dalla contraffazione e dall’uso improprio dei marchi; gestione razionale e sostenibile del territorio e delle risorse idriche; sviluppo delle agroenergie rinnovabili”.

BAS09

    Condividi l'articolo su: