“La necessità di snellire procedure ed iter di atti amministrativi, afferma il vice presidente del Consiglio regionale, è una vera e propria emergenza da affrontare il più rapidamente possibile e in tutte le sedi istituzionali”
“L’autentico SOS lanciato dall’associazione dei Costruttori Edili della Basilicata per il blocco dei pagamenti della PA della nostra regione, dovuto all’aggiornamento del sistema informatico di accertamento Equitalia gestito attraverso il portale della Consip, va accolto per evitare un ennesimo caso di burocrazia che rischia di stritolare le imprese del comparto costruzioni già duramente colpite dalla crisi e dal blocco dei lavori pubblici”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Autilio (IdV) sottolineando che “alcuni recenti studi confermano quanto pesa la burocrazia sulle attività produttive: secondo Confartigianato l’ammontare complessivo in Basilicata supera i 100 milioni di euro l’anno, di cui i costi maggiori sono a carico delle micro-imprese (da 1 a 9 dipendenti) con ben 90 milioni di euro complessivi; per l’Agenzia delle Entrate, invece, la burocrazia fiscale costa alle piccole e medie imprese italiane, nel suo complesso, 2,7 miliardi l'anno (fra i 1.900 e i 2.300 euro, in media); secondo Confindustria, infine, le spese burocratiche, sempre in Basilicata, hanno un’incidenza del 25 per cento sulle uscite totali delle nostre aziende”.
“Il nuovo disservizio – continua Autilio – che dovrebbe protrarsi al 7 febbraio prossimo con lo stop dei pagamenti ai costruttori edili per gli imprenditori del settore, si aggiunge a quelli denunciati nei giorni scorsi dalla Feneal-Uil sui tempi di progettazione delle opere pubbliche, in media da noi intorno ai 1075 giorni contro i 900 della media nazionale, e ai tempi di pagamento alle stesse imprese da parte di PA della regione che possono raggiungere anche i 36 mesi”.
“La storia di malaburocrazia di un piccolo imprenditore di Senise escluso da un bando della Regione per aver presentato un certificato in fotocopia e non in originale – aggiunge Autilio – sarà pure un caso limite ma accresce la preoccupazione sugli aspetti fortemente negativi del fenomeno”. “Se a tutto ciò si aggiunge, come segnalato oggi dalla Confesercenti, l’ ‘oppressione’ del fisco nei confronti dei contribuenti, specie i titolari di impresa, la necessità di snellire procedure ed iter di atti amministrativi – conclude il vice presidente del Consiglio regionale – diventa una vera e propria emergenza da affrontare il più rapidamente possibile e in tutte le sedi istituzionali per non soffocare le attività produttive con un peso asfissiante e decisamente improduttivo”.