Disinfezione acque, Singetta presenta una mozione

Il consigliere del Gruppo misto impegna il Governo regionale a “favorire la sostituzione del cloro nella potabilizzazione e disinfezione delle acque con ozono o raggi UV”

&ldquo;Favorire la sostituzione del cloro nella potabilizzazione e disinfezione delle acque con ozono o raggi UV&rdquo;. E&rsquo; l&rsquo;impegno chiesto con una mozione dal consigliere regionale del Gruppo misto, Alessandro Singetta al Governo regionale. In particolare Singetta chiede che si favorisca &ldquo;l&rsquo;immissione dell&rsquo;ozono o dei raggi UV nel processo di potabilizzazione e di disinfezione chimica delle acque in Basilicata, attraverso l&rsquo;installazione di un ozonatore o di un impianto di disinfezione che utilizza i raggi UV, in modo da perseguire un risparmio economico e la riduzione dell&rsquo;emissione di sostanze nocive per l&rsquo;ambiente&rdquo; e si riduca &ldquo;l&rsquo;utilizzo del cloro nel processo di depurazione delle acque, implementando in via sperimentale processi di disinfezione con ozono o con trattamenti UV, presso alcuni comuni della Regione (o presso il capoluogo)&rdquo;.<br /><br />Il consigliere nel documento sottolinea che &ldquo;l&rsquo;acqua potabile &egrave; una risorsa primaria, fondamentale per la sopravvivenza degli esseri umani e per lo svolgimento delle normali attivit&agrave; umane&rdquo;. &ldquo;A livello nazionale, il campo delle acque potabili &ndash; ricorda Singetta – &egrave; disciplinato dal D. Lgs. 31/2001 (&lsquo;Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualit&agrave; delle acque destinate al consumo umano&rsquo;), che definisce i criteri e i parametri analitici ai quali l&#39;acqua deve sottostare per potere essere definita potabile. In Basilicata sono presenti 6 schemi idrici (Acquedotto Agri &ndash; Basento Camastra; Acquedotto Frida Castelluccio; Acquedotto Maratea &ndash; Torbido; Acquedotto Marmo Melandro; Acquedotto Sinni &ndash; Pertusillo; Acquedotto Vulture &ndash; Canale Principale A.Q.P.) dai quali si attinge acqua per i Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti e sono in efficienza 589 sorgenti e l&#39;acqua potabilizzata proviene da 2 potabilizzatori: Camastra ed Acquedotti Metapontini; dei 131 Comuni lucani solo 25 sono alimentati da sorgenti locali&rdquo;. &ldquo;I processi di potabilizzazione &ndash; scrive ancora Singetta – permettono di migliorare le propriet&agrave; dell&#39;acqua rendendola potabile e la condizione necessaria per la distribuzione centralizzata dell&rsquo;acqua potabile &egrave; operare una disinfezione sicura. Nel periodo 1999 – 2008 in Basilicata &egrave; aumentato il carico inquinante trattato negli impianti di depurazione (+ 93,5%) e si &egrave; registrato un aumento degli impianti di depurazione (+77,2%)&rdquo;.<br /><br />Il consigliere Singetta fa rilevare che: &ldquo;la purificazione delle acque comprende vari trattamenti, ciascuno dei quali tende a modificare una o pi&ugrave; delle caratteristiche chimiche e fisiche dell&rsquo;acqua e ad eliminare i germi patogeni eventualmente in essa contenuti; fra gli agenti chimici adoperati, i pi&ugrave; diffusi, anche per via della loro convenienza dal punto di vista economico, sono il cloro e l&rsquo;ozono; l&rsquo;ozonazione (o ozonizzazione) &egrave; il processo attraverso il quale si giunge alla disinfezione delle acque attraverso la somministrazione di una adeguata quantit&agrave; di ozono, e il residuo non consumato viene facilmente eliminato mediante aerazione (desaturazione) dell&rsquo;acqua trattata, in quanto l&rsquo;ozono, fortemente instabile, ha una vita breve e si scinde ricostituendo molecole di ossigeno; l&rsquo;ozono presenta molti vantaggi rispetto al cloro (che viene utilizzato spesso per la potabilizzazione dell&rsquo;acqua), ovvero: svolge una azione disinfettante superiore a qualsiasi altro prodotto ossidante (come il cloro, il biossido di cloro e la cloramina), non altera le caratteristiche dell&rsquo;acqua (in particolare il sapore); oltre all&rsquo;azione disinfettante, inibisce la crescita algale, distrugge e degrada i microinquinanti organici, rendendoli biodegradabili; l&rsquo;ossigeno, il prodotto ridotto dell&rsquo;ozono, non &egrave; tossico e non richiede alcun trattamento di eliminazione; l&rsquo;ozono &egrave; stato riconosciuto dal Ministero della Salute (protocollo n&deg; 24482 del 31 luglio 1996) presidio naturale per la sterilizzazione degli ambienti contaminati da batteri, virus, spore, etc. e infestati da acari, insetti, etc.&rdquo;.&nbsp;<br /><br />A parere del consigliere, inoltre, &ldquo;esistono numerose validazioni scientifiche comprovanti l&rsquo;efficacia dell&rsquo;utilizzazione dell&rsquo;ozono nella disinfezione di acque ad uso umano. Dal 1906 esiste a Nizza il primo impianto di purificazione delle acque con ozono e da decine di anni l&rsquo;ozono &egrave; parte essenziale nel trattamento dei pi&ugrave; grandi impianti di potabilizzazione. I moderni impianti di trattamento di acqua potabile usano i benefici dell&rsquo;ozono in diverse applicazioni; e attualmente molte grandi citt&agrave;, come Amsterdam, Mosca, Parigi, Helsinki e Dallas, ma anche alcune citt&agrave; italiane, come Torino, Firenze, Bologna, Ferrara e Pesaro possiedono impianti che forniscono acqua potabile prelevata da fiumi e trattata con ozono&rdquo;. &ldquo;Dai dati pubblicati dall&rsquo;Istat nel 2011, in occasione della Giornata Mondiale dell&rsquo;acqua &ndash; evidenzia ancora il consigliere – risulta che la Basilicata possiede l&rsquo;80,5% di acqua prelevata e potabilizzata, mentre la dispersione della risorsa idrica ammonta al 49%; i raggi UV stanno trovando sempre maggiore diffusione per la depurazione delle acque all&rsquo;interno di impianti e sistemi di potabilizzazione (a New York e a San Francisco, per esempio, sono stati costruiti impianti di disinfezione delle acque che utilizzano i raggi ultravioletti (UV) per annientare gli agenti patogeni contenuti nei serbatoi); i raggi UV distruggono il DNA dei batteri e dei virus ed impediscono loro di riprodursi; la tecnologia UV &egrave; una valida alternativa all&rsquo;utilizzo di additivi chimici che lasciano sostanze residue nell&rsquo;acqua; l&rsquo;OMS (Organizzazione Mondiale della Sanit&agrave;) ha calcolato che la potabilizzazione dell&rsquo;acqua con i raggi UV costa circa 2 centesimi di dollaro per 100 litri di acqua&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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