Diritto allo studio, audizione in quarta Commissione

La dirigente dell’Ufficio Sistema scolastico e universitario della Regione Anna Pedio ha illustrato il provvedimento della Giunta che stabilisce criteri e modalità per la concessione dei contributi

La quarta Commissione presieduta da Luigi Bradascio (Pp) ha avviato oggi l&rsquo;esame del &ldquo;Piano regionale per il diritto allo studio – anno scolastico 2016/2017&rdquo;. Lo stanziamento complessivo per l&rsquo;attuazione del Piano ammonta a 3 milioni e 235 mila euro (2,235 milioni sull&rsquo;esercizio finanziario 2017 e 1 milione sull&rsquo;esercizio finanziario 2018), con una contrazione di circa un milione di euro rispetto ai fondi stanziati per l&rsquo;anno scolastico 2015/2016 (4 milioni e 330 mila euro), come ha spiegato la dirigente dell&rsquo;Ufficio Sistema scolastico e universitario della Regione Anna Pedio. I fondi sono destinati ai Comuni e alle scuole per i servizi di mensa e trasporto, per la convittualit&agrave; degli studenti e per i centri rurali di raccolta. Previsti inoltre finanziamenti per far fronte a situazioni impreviste ed eccezionali (sostegno a progetti di ristrutturazione legati ai servizi di mensa e trasporto, acquisto di arredi e sussidi didattici, interventi integrativi per favorire l&rsquo;inserimento di alunni disabili o che si trovano in particolari situazioni di disagio economico).<br /><br />Nel breve dibattito che &egrave; seguito il consigliere Napoli ha chiesto l&rsquo;audizione dell&rsquo;assessore competente e del dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta. &ldquo;Dietro i numeri si nascondono le politiche &ndash; ha detto -, quando l&rsquo;istruzione e i servizi strettamente connessi vengono considerati investimenti, se vediamo tagli alla spesa c&#39;&egrave; qualcosa che non torna e l&#39;assessore deve rendere conto, anche in ragione dei ritardi che registriamo nell&rsquo;esame del provvedimento&rdquo;. Osservazioni condivise anche da Romaniello. Mentre Pace ha chiesto &ldquo;di votare comunque il provvedimento proprio per il notevole ritardo con il quale viene esaminato, rimandando gli approfondimenti opportunamente richiesti da Napoli&rdquo;. Anche Lacorazza si &egrave; detto favorevole a votare l&rsquo;atto, evidenziando &ldquo;che il ritardo riguarda non tanto il Piano, ma la necessit&agrave; di aggiornare la legge sul diritto allo studio, che risale al 1979&rdquo; e chiedendo di predisporre &ldquo;una variazione di bilancio che consenta di approntare una risposta pi&ugrave; efficace e rafforzare gli investimenti in questo settore&rdquo;. Al termine della discussione il presidente Bradascio, dopo aver assunto l&rsquo;impegno di convocare le audizioni richieste, avendo verificato l&rsquo;assenza del numero legale ha sciolto la seduta, rinviando anche l&rsquo;esame degli altri provvedimenti all&rsquo;ordine del giorno.<br /><br />Alla riunione della Commissione, oltre al presidente Bradascio (Pp), hanno partecipato i consiglieri Lacorazza (Pd), Pace e Romaniello (Gm), Perrino (M5s), Napoli (Pdl-Fi) e Rosa (Lb-Fdi).&nbsp;

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