Il capogruppo consiliare di Lb-Fdi chiede di sapere “se la notizia sul ritrovamento di valori fuori norma di diossina nel latte della mamma di Lavello è vera”
A seguito delle allarmanti notizie sulla scoperta della presenza di livelli di diossina, superiori alla norma, nel latte materno di una mamma di Lavello, il consigliere regionale di Lb-Fdi, Gianni Rosa, ha presentato un’interrogazione per sapere “se la notizia sul ritrovamento di valori fuori norma di diossina nel latte della mamma di Lavello è vera. Se così fosse – continua Rosa – saremmo già in ritardo”.<br /><br />“L’assessore Franconi – dice il consigliere – si è finalmente determinata a far partire, proprio dal latte materno delle residenti nei Comuni di Melfi e Lavello, lo studio epidemiologico previsto dalla finanziaria 2015. Dopo un incontro con il Sindaco di Lavello – precisa Rosa – l’Assessore alle Politiche per la Persona della Regione Basilicata, ha, però, rassicurato che dai primi monitoraggi dell’Arpab sulle emissioni dei camini del termovalorizzatore Fenice, per il controllo di inquinanti in atmosfera, effettuati già dal mese di febbraio, emergerebbe che i valori sono al di sotto della soglia di salvaguardia”.<br /><br />“Queste vicende – sottolinea Rosa – ci fanno comprendere come il Governo regionale sia del tutto disinteressato a ciò che accade alla salute dei Lucani ed all’ambiente della Regione. Sembra quasi che sia necessaria sempre una tragedia o una paventata tragedia per attivare controlli e monitoraggi che sono obbligatori, specialmente in aree, come quella circostante l’impianto di Fenice, che sono ad altissimo rischio di danni ambientali. In questa Regione – conclude – chi dovrebbe essere controllore e garante della salute pubblica finisce per dover essere controllato. Pena il disinteresse e l’inattività”.<br /><br />