Il consigliere regionale del gruppo misto: “Tra l’altro se rimpasto di Giunta doveva esserci, anche politicamente si sarebbero potuti individuare percorsi più virtuosi. Le logiche politiche a volte prevalgono su quelle dell’opportunità”
Il capogruppo consiliare del gruppo misto e coordinatore nazionale dei Popolari per l’Italia, Aurelio Pace, in merito alle dimissioni dell’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Michele Ottati, ha dichiarato: “Sento il dovere di ringraziare Michele Ottati per il lavoro sino ad oggi svolto nell’interesse della agricoltura lucana. Anche se all’opposizione, non posso non riconoscere la passione e l’abnegazione messe in campo in questi mesi di lavoro dall’ex assessore”.<br /><br />“Apprezzo – ha affermato Pace – anche il modo in cui Ottati ha deciso di chiudere la sua esperienza. Le sue dimissioni la dicono lunga sullo stile e la qualità dell’uomo. Resta il rammarico di perdere una figura preziosa per la nostra regione. Tra l’altro, se rimpasto di Giunta doveva esserci, anche politicamente si sarebbero potuti individuare percorsi più virtuosi, attendendo quanto meno l’esito delle ormai imminenti elezioni amministrative che si svolgeranno alla fine della prossima settimana. Le logiche politiche a volte prevalgono su quelle dell’opportunità”.<br /><br />“Il mio auspicio è che Ottati – ha continuato Pace – continui l’azione al servizio del mondo dell’agricoltura e nell’interesse dell’intera comunità lucana. L’augurio che faccio all’amico Luca Braia che lo sostituirà è che possa continuare ad implementare il lavoro di Ottati, mettendoci la stessa passione. L’obiettivo che il nuovo assessore sarà chiamato a raggiungere dovrà essere quello di un rilancio autentico dell’agricoltura lucana, da troppo tempo ferma ad alcuni vecchi schemi. Ritardi del passato attribuibili alle logiche clientelari e di inefficienza che la pubblica amministrazione ed alcuni enti sub-regionali del mondo agricolo hanno consegnato a questa Regione. Del resto, uno dei meriti di Ottati è stato proprio quello di aver proiettato in una dimensione europea l’agricoltura lucana, anche a benefico di chi lo sostituirà. Il futuro – ha concluso Pace – dovrà essere di un settore primario proiettato in Europa, caratterizzato dalla qualità e dalla capacità di unire i produttori, organizzazioni professionali e marchi di qualità: la scelta sulla quale ci misuriamo”.<br /><br /><br /><br /><br /><br />