Proposte e critiche di sindaci e dirigenti scolastici su quanto disposto dalla Giunta in riferimento al Piano che dimensiona le scuole sul territorio. Auditi anche il sindaco Adduce e referenti della Provincia di Matera
Proseguite anche nel pomeriggio le audizioni in IV Commissione consiliare permanente sul Piano di dimensionamento scolastico. Sono stati ascoltati sindaci, amministratori locali e dirigenti scolatici dei territori, sia della provincia di Potenza, sia della provincia di Matera.
In vista dei condizionamenti che potrebbero derivare o meno dagli ipotizzati accorpamenti di plessi scolastici o assegnazione di specifici indirizzi didattici, gli intervenuti si sono soffermati sulle situazioni riguardanti le rispettive realtà scolastiche con riferimento alle peculiarità territoriali e socio-economiche di ciascun comune di appartenenza, ai trend di crescita delle popolazioni scolastiche e ai flussi migratori.
Rispetto a quanto delineato dalla delibera di Giunta regionale hanno espresso perplessità la professoressa Ketty De Michele in rappresentanza dell’Istituto tecnico statale “Leonardo da Vinci” di Potenza, il dirigente dell'Istituto comprensivo di Rivello, Corrado Limongi, il sindaco di Venosa, Pietro Visaggio, insieme ai rappresentanti del Comitato cittadino pro-liceo scientifico Dino Lacolle e Antonio Capuano; il sindaco di Lavello, Antonio Annale; il sindaco di Tursi, Giuseppe Labriola, e il dirigente scolastico dell’Itc, Angelo Castronuovo; il dirigente scolastico, nonché referente del Comitato pro-liceo scientifico “Federico II di Svevia” di Melfi, Michele Corbo; il sindaco di Ruoti, Angelo Salinardi; e il sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomano. Gli intervenuti hanno, poi, proposto possibili soluzioni alternative sia in termini di “ragioni di comprensorio” sia “di risparmio economico”.
Dibattute, anche, alcune particolari ipotesi di dimensionamento scolastico riguardanti la città di Matera: a tal proposito sono stati auditi il dirigente scolastico dell’Itc “Loperfido”, Vincenzo Duni; il dirigente scolastico dell’Itc “Olivetti”, Eustachio Andrulli; e il dirigente scolastico del 4° circolo Giuseppe Becci, accompagnato da una fitta delegazione di genitori. E, proprio, su questo punto è intervenuto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, che ha espresso “preoccupazione in riferimento all’ipotesi di accorpamento della scuola elementare 4° circolo e della scuola media ‘Nicola Festa’”.
“Un’ipotesi, inutile e dannosa, che non era stata precedentemente prevista dal Piano provinciale e che mi pare – ha detto il Sindaco – una forzatura in quanto andrebbe ad accorpare istituti di diverso grado collocati in punti opposti della città e contando sullo scarto di pochissime unità colmabile già con le preiscrizioni di febbraio”. “Quanto al numero degli alunni iscritti al 4° circolo che supera di gran lunga il numero massimo consentito – ha concluso Adduce – è compito delle istituzioni scolastiche puntare, nei prossimi anni, ad una riduzione che allinei quella scuola al numero medio degli iscritti delle altre scuole materane”.
A chiedere che “rimangano invariate le ipotesi così come erano state prospettate dalla concertazione in sede di elaborazione del Piano provinciale” l’assessore alla Trasparenza amministrativa della Provincia di Matera, Antonio Montemurro, insieme al presidente del Consiglio provinciale, Aldo Chietera, e il presidente della Commissione provinciale preposta alla Formazione, Lavoro e Cultura, Giovanni Vizziello. Tra i casi evidenziati, in particolare, la richiesta di far slittare di due anni la fusione tra l’Itc “Olivetti” e l’Itc “Loperfido” di Matera.