“Presentarsi al tavolo del Governo sul Sud con il taglio delle 14 Comunità Montane e di ben 300 consiglieri (con gettoni di qualche decina d’euro l’anno), spacciandola come una delle “best practices” in tutto il Mezzogiorno nello specifico per il taglio dei costi della politica, francamente, mi pare demagogico e populista”. E’ il commento del coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio.
“Il Governatore lucano – aggiunge – si è guardato bene dal riferire che nelle poltrone di presidenti e vice delle Aree Programma il Pd sta facendo “cappotto” e che i costi della politica sono nascosti in altri enti con indennità molto più sostanziose degli ex consiglieri di Cm e persino di presidenti ed assessori delle stesse ex Cm. Gli sprechi e lo sperpero di denaro pubblico – continua Digilio – sono chiaramente individuati dalla Sezione regionale della Corte dei Conti e contenuti nella relazione a conclusione delle indagini sull’esercizio finanziario 2010 che evidentemente qualcuno preferisce tenere in cassetti ben chiusi. Intanto, si ha finalmente il dato complessivo della dimensione dell’indebitamento regionale che risulta pari a 458,33 milioni di euro ed è caratterizzato fortemente da tassi variabili che espone la Regione, specie in questa convulsa fase finanziaria internazionale, al rialzo dei tassi di interesse e di conseguenza a nuovi e pesanti esborsi alle banche. Ma è soprattutto la “capacità di impegno” delle risorse finanziarie disponibili – pari al 52,1% – che la Corte dei Conti definisce “insoddisfacente” con un dato finale del tutto fallimentare: nel 2010 i programmi di spesa sono stati tradotti in pratica solo per il 26,5% mentre solo il 35,7% delle risorse impegnate è giunta alla fase del pagamento. Un’altra osservazione della Corte dei Conti che merita approfondimento: la Regione Basilicata ha realizzato impegni pari a 1.032 euro per abitante, fortemente superiore alla media nazionale che è di 285 euro come alla media di tutte le Regioni a statuto ordinario. Sorge spontanea la domanda: dove sono finiti tutti questi soldi? Infine la sollecitazione della Corte dei Conti a “superare tutte le criticità ancora irrisolte relativamente ala gestione del patrimonio regionale e a porre in essere ogni opportuna azione al fine di incrementare i proventi e le utilità ricavabili dallo stesso”. Sono questi – dice Digilio – alcuni dei motivi veri del calo di popolarità del Governatore De Filippo”.