Digilio (Fli), Terzo Polo abbia posizione unitaria su programmi

“Il giro di valzer delle consultazioni che si apre ufficialmente lunedì prossimo nel centrosinistra lucano, come quello che sarà avviato nelle prossime ore dal Presidente Napolitano per il dopo Berlusconi, non può che vedere il Terzo Polo in una posizione unitaria ed univoca interessata ai programmi e alla discontinuità piuttosto che agli organigrammi”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio, sottolineando che “non è casuale che nella recente convention nazionale del Terzo Polo alle note iniziali, di rito, dell'Inno nazionale, abbiano fatto seguito quelle affidate a 'Il mio secondo tempo' di Max Pezzali. I cittadini ci chiedono a Roma come a Potenza un secondo tempo ed è proprio l’esempio che viene da Casini-Fini-Rutelli nell’atteggiamento di grande responsabilità assunta per salvare il Paese perché chi propone un’alternativa a Monti non vuole bene al Paese, da seguire a livello regionale in questo delicatissimo passaggio della vita politica ed istituzionale. Il Terzo Polo – aggiunge il coordinatore di Fli – favorirà con tutte le sue forze parlamentari la nascita del nuovo esecutivo sperando che possa, nell'ultima parte della legislatura, dare vita a quelle riforme economico-sociali che la stessa Europa ci ha chiesto, ma anche ad una nuova legge elettorale per traghettare la seconda Repubblica verso la terza Repubblica. Una terza Repubblica dove non ci sia uno scontro permanente tra forze politiche ma ci sia un incontro permanente partendo da posizioni politiche diverse per tutelare gli interessi degli italiani.
E’ una missione che attende i partiti del Terzo Polo, senza distinzione tra presenza o assenza in Consiglio Regionale anche in riferimento a nuovo Statuto e nuova legge elettorale che innanzitutto elimini il privilegio del listino di maggioranza – afferma Digilio – per aiutare il Governatore e il suo partito ad uscire dal vicolo cieco in cui sono stati ricacciati da troppi eventi messi insieme. Sul piano del metodo c’è un solo modo per recuperare la fiducia dei lucani e lo smalto di governo decisamente appannato: utilizzare le migliori energie di cui la società civile dispone senza per questo mettere in seconda fila i partiti. Ciò è possibile se alla discontinuità degli uomini si coniughi la discontinuità dell’agire politico”.
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