“In questi giorni il Governatore De Filippo protesta, legittimamente, contro i tagli della manovra finanziaria del Governo, ma tra il 2000 e il 2009, ci informa un rapporto della CGIA di Mestre, la spesa della Regione Basilicata è aumentata del 115,2 per cento. Qualcuno ci dovrebbe spiegare perché ad un incremento di spesa così consistente (la media delle Regioni è stata del 75,1 per cento) a cavallo tra la precedente legislatura con lo stesso Presidente attuale, non c’è stato alcun miglioramento socio-economico, anzi per alcuni indicatori economici tra i quali la disoccupazione giovanile siamo arretrati”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio sottolineando che “neg li ultimi anni, per usare una terminologia cara al Governatore, non è vero che la Regione ha vissuto solo di acqua ma, evidentemente, anche di pasti abbondanti e da ristorante di lusso, tanto più che l’inflazione, tra il 2000 e il 2009 ha registrato un aumento più modesto: “solo” il +22,1 per cento. Non voglio ritenere che la Regione abbia solo sprecato, magari alimentando la diffusa antipolitica che si ritorce come un boomerang contro chi l’alimenta, perché mi rendo conto che alcuni servizi essenziali comunque sono stati garantiti ai cittadini. Piuttosto mi interessa suscitare una riflessione, anche tra chi sostiene politicamente l’attuale giunta regionale, perché non basta adesso gridare al lupo dopo che il gregge è scappato dalla stalla. Per essere più chiari, l’analisi della CGIA si chiude con uno sguardo sulla dinamica registrata negli ultimi 10 anni dalle singole funzioni di spesa. La voce che ha subito l’incremento più sostenuto è stata quella dell’Assistenza sociale, seguono gli oneri cosiddetti non attribuibili ( e in questa voce i costi della politica o meglio degli enti sub regionali hanno una rilevanza essenziale), l’istruzione-formazione e la sanità. In termini assoluti, oltre la metà dell’aumento della spesa totale è attribuibile alla sanità. E’ dunque confermata – dice Digilio – la nostra valutazione politica sulla spesa improduttiva e pertanto, questo sì è uno spreco, nella sanità dove si è accumulato il deficit pesante che solo le royalties del petrolio hanno evitato producesse, come in altre Regioni, la nomina di un commissario di Governo e la formazione dove mettendo insieme tutti i soldi erogati per attività corsuali in dieci anni avremmo dovuto registrare oggi un tasso di disoccupazione pari a zero”.
BAS 05