“L’ennesima odissea degli utenti lucani di Trenitalia che si ostinano, o meglio sono costretti a servirsi dei servizi della tratta ferroviaria Taranto-Potenza-Salerno-Napoli-Roma, denunciata dagli stessi, specie dopo il caso del vagone Excelsior allestito appositamente per il viaggio di vacanza del Ministro Fitto e famiglia, l’8 agosto scorso da Lecce a Bolzano, secondo quanto ha raccontato e scritto oggi il Manifesto, non si può archiviare con la solita nota di protesta politica ed istituzionale”. E’ quanto sostiene il sen. Egidio Digilio (Fli) che ha annunciato un’interrogazione al Ministro Matteoli per sapere “come sia possibile che Trenitalia predisponga una carrozza speciale conosciuta con la sigla “T3S&rdqu o; dotata persino di suite matrimoniale e doccia e non sia in grado di garantire un viaggio normale a quanti utilizzano carrozze-bestiame senza aria condizionata e con panche sgangherate”. “L’ultimo caso della scorsa notte che giornalisticamente viene definito “disservizio” – sostiene Digilio – con passeggeri costretti ad attendere in stazione la riparazione di un guasto per arrivare a destinazione dopo ore ed ore di ritardo testimonia che in Basilicata e al Sud i servizi offerti da Trenitalia sono da terzo mondo. La gente sopporta anche i disagi del viaggio purchè arrivi in tempo a destinazione. Ma è ancora più intollerabile registrare il fatto che quando Trenitalia vuole è in grado di organizzare, anche con partenza da stazioni del Sud, carrozze extralusso e di confort. Credo che le lettere di proteste scritte nei mesi scorsi per i numerosi “disservizi” dal presidente Anci e sindaco di Potenza come dall’assessore ai Trasporti della Regione non sono più sufficienti al pari dei soliti tavoli di concertazione invocati a Roma. La Regione decida di non rispettare gli accordi capestro con Trenitalia e blocchi ogni contributo ancora da erogare e gli utenti lucani attivino una class action da risarcimento collettivo milionario”.
BAS 05