“Le nuove notizie diffuse ieri a Viggiano sul progetto Eni sulla quinta linea di trattamento gas da realizzare all’interno del Centro Oli di Viggiano, con investimenti tra i 250 e i 300 milioni di euro, hanno sicuramente un significato geopolitico maggiore con la contemporanea notizia dell’esclusione della società italiana Edison dal progetto del cosiddetto “Corridoio Sud” per portare in Italia e verso i Paesi dell’Europa del sud il gas proveniente dall’Azerbaigian”. E’ quanto sostiene il sen. Egidio Digilio (Fli) che ha chiesto al Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera informazioni ufficiali sulle indiscrezioni diffuse oggi dalla stampa nazionale ed estera secondo le quali per trasportare il gas dall’area Mar Caspio verso l’Europa del Sud (almeno una decina di miliardi di metri cubi l’anno, più o meno come il gasdotto dalla Libia a Gela) non sarà scelto il consorzio italo-greco dove è presenta la Edison (Itgi), ma quello svizzero-tedesco-norvegese (Tap). Si tratta di capire – dice Digilio – il peso che ha avuto nella vicenda il governo tedesco.
“Il progetto Eni a Viggiano – aggiunge il senatore di Fli – prevede una produzione complessiva di gas che oscilla intorno al milione di metri cubi l’anno (circa 81 mila mc al mese), di cui il 60,7% appartiene all’Eni e il 39,3% alla Shell, che sommati a quella degli altri dieci siti produttivi lucani (Cugno Le Macine, Garaguso, Il Salice, Monte Morrone, Monte Verdese, Nova Siri Scalo, Policoro, Recoleta, Scanzano, Serra Pizzuta) nel 2011 ha superato il tetto record di 1 miliardo 171 mila metri cubi di gas (smc). Si tratta pertanto di una produzione significativa per l’autoapprovvigionamento del Paese”.
Digilio ha proposto al Ministro Passera di promuovere in Val d’Agri una conferenza nazionale sul gas per aggiornare la strategia del Governo rispetto all’approvvigionamento di gas per tutti gli usi, specie – evidenzia – “dopo il rischio corso nelle settimane scorse con la riduzione delle forniture da Russia e Francia e l’interruzione ad un primo gruppo di aziende.
Da parte della Giunta Regionale – sottolinea il senatore di Fli – potrebbe essere l’occasione per un bilancio dell’attività della missione affidata alla Società Energetica Lucana di valorizzazione del gas naturale che Eni, Shell, Total “consegnano” gratuitamente alla Regione. Da giorni invece – conclude Digilio – leggo sui giornali solo nomi di candidati che dovrebbero prendere il posto dell’attuale manager Rocco Colangelo (che non mi risulta abbia fatto una relazione finale del suo mandato) ma non ho letto un solo rigo su come si intende rilanciare l’attività della SEL e né su come si intende aggiornare il Memorandum d’Intesa sulla specifica questione del gas che merita la stessa attenzione e lo stesso impegno del petrolio”.
BAS 05