“La destra in Basilicata non deve scomparire o fare la fine degli ex laburisti nel Pd. Oppure, come sta accadendo con le primarie del centrosinistra, confluire in un partito unico suddiviso da capi-corrente e con piccoli alleati subalterni tenuti insieme per motivi di sottogoverno e potere. Inoltre, è l’accelerazione impressa dal gruppo dirigente nazionale del Pdl a ricostituire Forza Italia, che vedrà con le regionali di metà novembre il ritorno del simbolo di Fi sulla scheda elettorale, ad imporci di accelerare la definizione di un progetto e di un cartello di destra”. E’ quanto afferma Egidio Digilio, coordinatore regionale di Fli, per il quale è “attuale la convocazione degli "Stati generali della Destra". “Un’assemblea generale non solo di forze politiche e movimenti ma di quanti, singolarmente, si richiamano alla cultura di destra e vogliono rompere schemi di partito ampiamente superati e bocciati dagli elettori”. “Il compito del fronte di alternatività e di diversità – aggiunge Digilio – non può essere quello di limitarsi a costruire un cartello “tutti contro il Pd-centrosinistra” semmai di offrire idee sostanzialmente alternative per il modello di Basilicata 2013-2018 e nel metodo di gestione”. “Dobbiamo ricercare le alleanze per partecipare alle regionali con la convinzione di vincere e non di arrivare secondi. Il compito che ci attende è quindi di recuperare i voti che l’elettorato di destra ha “parcheggiato” al centro”.
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