Diga Rendina e distretto G, audizione in terza Commissione

Ascoltato il commissario straordinario del Consorzio di bonifica della Basilicata Giuseppe Musacchio

La terza Commissione consiliare (Attivit&agrave; produttive &ndash; Territorio &ndash; Ambiente), presieduta da Vincenzo Robortella (Pd), ha ascoltato ieri sera il commissario straordinario del Consorzio di bonifica della Basilicata Giuseppe Musacchio circa lo stato di abbandono e recupero funzionale della diga del Rendina nonch&eacute; sullo stato di attuazione del progetto per il completamento dello&nbsp; schema idrico Basento – Bradano, terzo lotto distretto G.<br /><br />L&rsquo;audizione &egrave; stata richiesta dal consigliere Lacorazza che ha condiviso l&rsquo;allarme trasferito dal direttore generale dell&rsquo;Ufficio dighe del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, attraverso un&rsquo;ingiunzione, al Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano, nonch&eacute; alle Regioni Basilicata e Puglia, oltre che al Ministero dell&rsquo;Agricoltura, alla Prefettura di Potenza ed all&rsquo;Autorit&agrave; di Bacino circa il rischio dismissione della diga del Rendina, l&rsquo;invaso a pochi chilometri da Lavello, che versa in stato di abbandono. Nella missiva si intima la Regione Basilicata, e la cointeressata Regione Puglia, a comunicare entro 30 giorni una formale manifestazione di interesse finalizzata al recupero funzionale dell&rsquo;invaso, con reperimento dei relativi finanziamenti, imponendo, in caso contrario, al Consorzio di Bonifica di presentare entro ulteriori sei mesi un progetto definitivo di dismissione dell&rsquo;opera.<br /><br />&ldquo;Abbiamo tenuto &ndash; ha detto il commissario Musacchio &ndash; un incontro presso il ministero delle Infrastrutture, presente anche l&rsquo;assessore all&rsquo;ambiente Pietrantuono a seguito della missiva pervenuta e per comprendere che decisioni adottare rispetto alla diga del Rendina. L&rsquo;assessore Pietrantuono ha confermato la strategicit&agrave; della infrastruttura ed ha ribadito la volont&agrave; di procedere al recupero dell&rsquo;invaso. L&rsquo;Agensud &ndash; ha continuato &ndash; finanzi&ograve; per oltre sette milioni di euro lo sfangamento della diga&nbsp; e prima della sua soppressione si stava lavorando allo studio geotecnico. Gi&agrave; due anni fa abbiamo cominciato a pensare alla rimodulazione&nbsp; dei fondi stanziati per lo sfangamento che risulterebbe inutile in assenza dello studio geotecnico, da integrare con quello geosismico, che dovr&agrave; dirci se la diga &egrave; recuperabile. Il ministero ha gi&agrave; finanziato per un milione di euro il fondo di progettazione per lo studio geotecnico. Per quanto riguarda la paventata pericolosit&agrave; dell&rsquo;invaso citata nella missiva, noi abbiamo una nota pervenuta ad aprile nella quale si evidenzia che &lsquo;non si rilevano situazioni di pericolo&rsquo;. Se sar&agrave; portato a recupero l&rsquo;invaso avremo 18 milioni di metri cubi di disponibilit&agrave; idrica importanti anche per tutta la zona di Gaudiano alto&rdquo;.<br /><br />Presenti alla audizioni anche i rappresentanti delle organizzazioni di categoria agricola. Il presidente di Confagricoltura Di Ciommo ha evidenziato che &ldquo;non poter utilizzare allo stato attuale questa infrastruttura crea molte difficolt&agrave; agli agricoltori&rdquo;. Il consigliere Lacorazza, intervenuto alla discussione,&nbsp; nell&rsquo;evidenziare come la nota pervenuta dal ministero sia molto precisa e grave, ha chiesto di acquisire tutta la documentazione citata da Musacchio.<br /><br />Quest&rsquo;ultimo &egrave; poi intervenuto anche sullo stato di attuazione del progetto per il completamento dello&nbsp; schema idrico Basento – Bradano, terzo lotto distretto G, relativamente alla mancata firma del contratto con la ditta aggiudicataria. &ldquo;Abbiamo chiesto il parere all&rsquo;Anac su come procedere &ndash; ha detto Musacchio &ndash; alla luce di un esposto pervenuto e oggi ci &egrave; stato comunicato che gli atti, per impossibilit&agrave; ad esprimersi, sono stati inviati all&rsquo;autorit&agrave; di vigilanza lavori. Per evitare di restare ancora fermi&nbsp; abbiamo deciso di chiedere all&rsquo;autorit&agrave; in questione se possiamo comunque procedere con la firma del contratto&rdquo;. Musacchio ha quindi fatto un excursus dell&rsquo;intera vicenda.<br /><br />&ldquo;Dopo la sentenza del Consiglio di Stato &ndash; ha detto &ndash; abbiamo adottato la delibera di riaggiudicazione alla ditta vincitrice. Abbiamo inoltrato alla stessa la bozza del contratto con una serie di vincoli a carico della ditta e abbiamo ricevuto da parte di quest&rsquo;ultima numerosi rilievi e la non volont&agrave; di accettare alcune clausole. Sono arrivati quindi esposti da parte della seconda aggiudicataria e dalla terza. Oggi aspettiamo che l&rsquo;autorit&agrave; di vigilanza lavori ci autorizzi a sottoscrivere comunque il contratto essendo gli esposti arrivati dalle altre ditte solo relativi a questioni procedurali&rdquo;.<br /><br />Hanno partecipato alla riunione della terza Commissione il presidente Vincenzo Robortella (Pd) e i consiglieri Piero Lacorazza, Carmine Miranda Castelgrande, Vito Giuzio (Pd), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Luigi Bradascio (Pp), Giannino Romaniello, Aurelio Pace (Gm), Giovanni Perrino (M5s) e Paolo Castelluccio (Pdl-Fi).<br /><br />L.C.<br />

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