Difesa territorio, incontro avviato da Singetta e Robortella

Si terrà oggi, lunedì 19 dicembre, presso la Sala A del Consiglio regionale, a partire dalle ore 18.00, l’incontro organizzato dagli esponenti di Api e Pd per discutere di salvaguardia del territorio e delle sue risorse

“Salvaguardare il territorio e le sue risorse, nell’ottica del rispetto e della valorizzazione delle realtà locali, attraverso un dialogo sinergico tra cittadini ed Enti preposti alla difesa e alla gestione dello stesso, come i tanti Parchi che costituiscono una realtà importante nella nostra Regione, con tutti i vantaggi e, talvolta, le limitazioni che da essi derivano, deve essere non più soltanto un facile slogan ma motivo di aggregazione di persone e di idee, che possa portare ad un impegno concreto per quanto riguarda la tutela dell’ambiente ed il rispetto dei diritti delle comunità che vivono nei Parchi”. È quanto affermato dai consiglieri regionali Singetta (Api) e Robortella (Pd) che hanno organizzato l’incontro dal titolo “La difesa del territorio lucano” che si terrà oggi, 19 dicembre, a partire dalle ore 18.00, presso la Sala A del palazzo del Consiglio regionale.

“Questa iniziativa – hanno spiegato i due consiglieri – fa seguito ad una serie di precedenti incontri organizzati in varie realtà lucane (come, ad esempio, Abriola e San Martino d’Agri), per discutere, insieme ai soggetti coinvolti ed interessati in vario modo, di natura, di Parchi, di caccia, di regole da rispettare e non da vivere come mere limitazioni”.

“Nel corso dei lavori sarà illustrata la proposta di legge regionale ‘Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n°2 del 9/01/1995’ ‘Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio’ che propone una modifica della Legge Quadro sulla caccia, attraverso una serie di norme che dovrebbero rendere più aderente alla realtà le norme in materia venatoria – hanno aggiunto Singetta e Robortella – perché è indubbio che attualmente vi sono non poche situazioni di criticità che devono essere corrette attraverso lo strumento legislativo, cosicché si possa restituire alla caccia il suo valore originario e precipuo di attività sportiva, lontana da pratiche speculative che pur esistono”.

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