Il testo normativo, d’iniziativa dei consiglieri Acito, Bellettieri, Piro e Cifarelli, prevede modifiche alla L.R. 38/97 anche alla luce della semplificazione introdotta dal Decreto Legge 32/2019, cosiddetto “Sblocca cantieri”
Il Consiglio regionale ha approvato, oggi, a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Bp, Iv, Pd, Pl, Fdi e 3 astensioni di M5s) la proposta di legge “Modifiche alla Legge regionale 6 agosto 1997, n.38 (Norme per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio dal rischio sismico)” d’iniziativa dei consiglieri Acito, Bellettieri, Piro e Cifarelli.
La legge, che ha la finalità di snellire le procedure inerenti il deposito dei calcoli statici in zona sismica, aggiorna la legge regionale 38/97 dopo le intervenute disposizioni normative, anche alla luce della semplificazione introdotta dal Decreto-Legge 18 aprile 2019, n.32 “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici” (cosiddetto “Sblocca cantieri”) convertito con modificazioni dalla legge 14 giugno 2019, n.55.
Undici gli articoli del testo normativo che introducono modifiche alla Legge regionale n.38 del 6 agosto 1997 che prevedono tra l’altro:
· Art.1: modifica l’art.1 “Oggetto della legge”. Si elimina il riferimento specifico ai sistemi costruttivi previsti dall’art.5 della Legge 64/74 sostituendolo con l’obiettivo di perseguire comunque la sicurezza finalizzata alla pubblica e privata incolumità, anche per consentire l’adeguamento ai nuovi sistemi costruttivi secondo le nuove Norme Tecniche sulle costruzioni in vigore;
· Art.2: sostituisce l’art.2 “Denuncia dei lavori”. Sostituisce l’art.2 della L.R. 38/97 introducendo due novità sostanziali: 1) il comma 9 nel riferirsi all’art.90 del Dpr n.380/2001 prevede che per gli interventi di sopraelevazione alla denuncia dei lavori dovrà essere allegata una certificazione del collaudatore che specifichi il numero massimo di piani che è possibile realizzare e che attesti l’idoneità della struttura esistente a sopportare il nuovo carico. Il deposito di tale certificazione equivale alla certificazione dell’Ufficio tecnico regionale; 2) il comma 10 prevede che ai fini dell’istruttoria tecnica delle istanze di autorizzazione sismica relativa agli interventi “rilevanti” nei riguardi della pubblica incolumità, il dirigente della struttura regionale di competenza può avvalersi di professionisti esterni iscritti nell’Elenco regionale. L’autorizzazione è rilasciata entro sessanta giorni dalla richiesta e viene comunicata al Comune subito dopo il rilascio, per i provvedimenti di sua competenza. Decorso inutilmente il termine di trenta giorni per l’adozione del provvedimento conclusivo, ove il dirigente non abbia opposto motivato diniego, sulla domanda di autorizzazione si intende formato il silenzio assenso.
· Art.3: modifica l’art.3 “Responsabilità”. Previsto l’adeguamento ai commi 8-bis e 8-ter dell’art.65 del Dpr 380/01;
· Art.4: modifica l’art.6 “Repressione delle violazioni”. Si dà attuazione ai controlli e alla vigilanza di competenza della Regione ai sensi dell’art.94-bis comma 2 del Dpr 380/01;
· Art.5: modifica l’art.9 “Utilizzazione degli edifici e manufatti”. Si dà attuazione all’art.67 comma 7 e all’art.94-bis comma 2 del Dpr 380/01 e alle Norme tecniche sulle costruzioni (D.M. 17/01/2018);
· Art.6: modifica l’art.12 “Criteri e modalità attuativi”. La modifica riguarda i contenuti della delibera di Giunta regionale, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sentita la Commissione consiliare competente, al fine di definire la modulistica, il contenuto dei progetti esecutivi delle strutture, l’adeguamento alle linee guida previste dal Dpr 380/01, i criteri per verificare la completezza degli elaborati presentati e i controlli da eseguire con le relative modalità;
· L’art.7 inserisce l’Art.12 bis “Elenco regionale di professionisti in materia di difesa del territorio dal rischio sismico”. Al comma 2 sono definiti il requisito di partenza per l’iscrizione e il principio guida per la gestione (iscrizione decennale all’albo degli architetti o ingegneri e rotazione degli incarichi);
· L’art.8 inserisce l’Art.12 ter “Modello organizzativo”. L’Ufficio Difesa del Suolo, competente in materia di autorizzazioni, controllo e vigilanza sulle costruzioni in zona sismica è parte integrante del Dipartimento Infrastrutture e Mobilita ed è organizzato in due sedi territoriali, quelle di Potenza e Matera che possono prevedere articolazioni periferiche.
· L’art.10 inserisce l’art.14 bis “Norma finanziaria”. Si individua la copertura dei costi derivanti da quanto previsto all’art.2 comma 6 bis, pertanto, si rende indispensabile l’applicazione del “Disciplinare per l’aggiornamento delle procedure di gestione e controllo delle attività edilizie ai fini della prevenzione del rischio sismico – Legge regionale n.39/2017” dove si prevede un contributo per le spese di istruttoria e di conservazione dei progetti.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Acito e Bellettieri (Fi), Braia (Iv), Aliandro e Sileo (Lega), Leggieri (M5s), Cifarelli (Pd) e l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Merra.
In apertura dei lavori, dopo la comunicazione del presidente dalla Giunta regionale, Vito Bardi, sulla situazione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e sugli ultimi provvedimenti intrapresi è intervenuto il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, per esprimere, a nome dell’intera Assemblea, vicinanza a tutti i lucani in questo momento così delicato. Subito dopo si è registrato l’intervento del capogruppo di Italia Viva, Luca Braia, il quale ha chiesto al presidente Bardi “un ulteriore incontro per poter acquisire le informazioni fondamentali, con dati oggettivi e i parametri inviati all’Istituto superiore della sanità al fine di condividere le decisioni importanti che pure dovranno essere prese dalla Giunta regionale”.
L’Assemblea ha quindi ascoltato il presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, sulle modalità di impiego delle risorse provenienti dal Recovery found, a seguito di richiesta a firma dei consiglieri Polese, Cifarelli, Trerotola, Braia e Pittella. Il dibattito su questo argomento si svolgerà nella prossima seduta dell’Assemblea.