Di Giacomo (Spp): su fatti struttura Padri Trinitari

"I gravissimi fatti avvenuti nella struttura riabilitativa dei «Padri Trinitari» di Venosa, in attesa che l'inchiesta giudiziaria comunque accerti ogni responsabilità anche in materia di controlli e verifiche da parte di chi è preposto a questo tipo di controlli, per fare chiarezza su ogni aspetto, sono ancora più odiosi perché hanno come vittime persone disabili". A sostenerlo è il segretario generale del SPP (Sindacato Polizia Penitenziaria) e del Movimento Una Nuova Italia Aldo Di Giacomo che "nell’ambito della campagna denominata “vittime e carnefici” in svolgimento in tutto il Paese annuncia una serie di iniziative a tutela delle fasce più deboli che è da sempre uno dei compiti che le forze dell’ordine assolvono con particolare attenzione per la difesa delle vittime e la lotta, senza risparmio di energie, agli autori di tali reati.
Tra le vittime a favore delle quali stiamo conducendo una battaglia fuori e dentro le carceri, i disabili – aggiunge – meritano maggiore attenzione.  C’è innanzitutto un vuoto legislativo da colmare – sottolinea Di Giacomo – Ad esempio il costante aumento di maltrattamenti e violenze fisiche e psicologiche contro persone che si trovano in strutture di accoglienza socio-riabilitativa come purtroppo in case di riposo per anziani e la particolare aggressività verso le fasce più esposte, devono indurre a riflettere sulle legislazioni che altri Paesi Europei hanno adottato per cercare di contrastare questo fenomeno. Da noi invece, c'è il rischio di assuefazione rispetto ai numerosi "fattacci di cronaca" e di tempi lunghi delle inchieste giudiziarie.
Dunque servono pene più dure per gli autori di questo tipo di  reati a partire dal licenziamento immediato del personale che si macchia della colpa gravissima di maltrattamento fisico e psicologico senza alcuna attenuante possibile. Anche la mancanza di qualificazione professionale degli educatori richiede una maggiore attenzione per lo svolgimento delle attività di assistenza e riabilitazione richiamando Aziende sanitarie e Regione a non limitarsi al solo finanziamento delle attività".

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