Devincenzis (Montalbano Jonico) sull’Unione di Comuni

“La delibera sull’Unione di Comuni è stata approvata dal Consiglio comunale di Montalbano Jonico nel lontano novembre 2010, a testimonianza della volontà di quest’Amministrazione di andare verso una Unione di Comuni secondo l’intento dei comuni che vorranno accorparsi. La posizione chiara è precisa, senza se e senza ma: Unione dei Comuni sì, unico sindaco no. Più chiaro di così non posso essere, così come certifica la delibera inviata”. È quanto dichiara il sindaco di Montalbano Jonico Enzo Devincenzis.
“Che poi i Comuni da unirsi siano due, quattro o dieci, dipende dalla volontà dei sindaci pro-tempore e dai Consigli comunali eletti dal popolo sovrano. Le istituzioni non stanno lì per grazia ricevuta. Il documento inviato ai sindaci di Scanzano, Policoro e Tursi, compresi in un’area omogenea ma con l’intento di estenderlo a tutti i Comuni dell’Area Programma se saranno d’accordo – continua il sindaco – nello spirito di un federalismo solidale per non abbandonare i comuni più interni. Ripeto ancora una volta: la situazione Bosco Pantano, Foce Agri e cementificazione della costa non possono comprendere una divisione orizzontale dei territori, si ha bisogno di polmoni interni per lo sviluppo, altrimenti quello che non si è fatto nel sottosuolo lo si farebbe sopra”.
“La stessa delibera verrà inoltrata alla Regione Basilicata affinché approvi e modifichi le aree di programma. Il punto di partenza per l’unificazione potrebbe essere, a parere dello scrivente – afferma Devincenzis – quello di costruire un gassificatore ad emissioni zero di diossina con solo vapore acqueo nell’aria secondo le moderne tecnologie, così come accade nel Veneto e in Nord Europa. Solo così si risolverebbe il problema rifiuti nella nostra area, non lasciando più spazio a speculazioni visto che anche la differenziata sta fallendo, per la mancanza di piattaforme per il compost e i materiali differenziati e per la saturazione delle discariche più in generale. Il prezzo medio attuale per smaltire il compost è di 140 euro a tonnellata, mentre per l’indifferenziato è di circa 180 euro a tonnellata. Significa che smaltire un quintale di rifiuti costa più di un quintale di grano. Questi sono i veri problemi”.

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