Depurazione acque reflue, audizioni in seconda Commissione

Ascoltati il direttore area tecnica di Acquedotto lucano Raffaele Pellettieri, l’assessore ai lavori pubblici di Pisticci Salvatore De Angelis e il responsabile dell’ufficio tecnico dello stesso Comune Rocco Di Leo

La seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione), presieduta da Giannino Romaniello (Gm), ha audito il direttore dell&rsquo;area tecnica dell&rsquo;Acquedotto lucano Raffaele Pellettieri in merito allo stato di attuazione dei progetti per il superamento delle criticit&agrave; relative alla procedura di infrazione&nbsp; riguardante la direttiva europea&nbsp; per la depurazione delle acque reflue urbane. Sulla base delle informazioni raccolte nell&rsquo;ambito del quinto rapporto sull&rsquo;attuazione della direttiva 91/271/CE, la Commissione europea ha evidenziato in Basilicata 40 agglomerati per i quali ha avviato la procedura di infrazione comunitaria.<br /><br />&ldquo;Per 11 agglomerati &ndash; ha detto Pellettieri &ndash; e cio&egrave; Baragiano, Bernalda, Ferrandina, Francavilla sul Sinni, Latronico, Lauria, Moliterno, Policoro, Rivello, Ruoti e Sant&rsquo;Arcangelo, abbiamo avviato la richiesta di risoluzione della infrazione perch&eacute; risultati conformi sulla base dei report analitici&nbsp; forniti dai gestori degli impianti di depurazione. I report sono stati trasmessi dall&rsquo;ufficio Ciclo dell&rsquo;acqua della Regione al Ministero dell&rsquo;ambiente e si &egrave; in attesa della comunicazione ufficiale di risoluzione della infrazione. Sono stati inoltre finanziati interventi per migliorare la qualit&agrave; del trattamento dei reflui. Per altri 13 agglomerati e cio&egrave; Forenza, Maratea, Marsicovetere, Miglionico, Montescaglioso, Muro Lucano, Oppido Lucano, Potenza, San Fele, Stigliano, Tursi, Vaglio di Basilicata e Vietri di Potenza avevamo report analitici positivi ma non come richiesto e anche in questo caso sar&agrave; necessaria una copertura finanziaria per superare l&rsquo;infrazione. Per altri 15 agglomerati, Acerenza, Atella, Rionero in Vulture, Barile, Bella, Chiaromonte, Genzano di Lucania, Grassano, Irsina, Matera, Pescopagano, Pisticci, Pomarico, Salandra e Tricarico sar&agrave; necessario procedere&nbsp; ad interventi per permettere il raggiungimento della conformit&agrave; richiesta. Contiamo &ndash; ha detto &ndash; nel giro di tre o quattro anni di risolvere la procedura di infrazione per tutti gli agglomerati&rdquo;.<br /><br />La Commissione ha quindi ascoltato l&rsquo;assessore ai lavori pubblici del Comune di Pisticci Salvatore De Angelis e il responsabile dell&rsquo;ufficio tecnico Rocco Di Leo in merito allo stato di avanzamento dei lavori di collettamento delle acque bianche nel Comune jonico. &ldquo;Dopo l&rsquo;alluvione del 2013 &ndash; ha detto De Angelis &ndash; era stato richiesto un finanziamento gi&agrave; dalla precedente amministrazione per realizzare il progetto per tale intervento. Ad oggi non esiste nessuno stato di avanzamento perch&eacute; non &egrave; mai stato approvato il progetto&nbsp; in questione&rdquo;. &ldquo;Allo stato attuale &ndash; ha detto Di Leo &ndash; a Pisticci abbiamo il problema dei collettori di fogna per i quali sono stati avviati tre progetti: quello cittadino gi&agrave; localizzato e finanziato con fondi Cipe, quello di San Basilio che va riprogettato perch&eacute; &egrave; stato interrotto il rapporto con la ditta aggiudicataria e quello della costa che consentir&agrave; ai villaggi presenti di scaricare in un&rsquo;unica fogna&rdquo;. &ldquo;Si tratta di lavori &ndash; ha detto Pellettieri &ndash; che l&rsquo;Acquedotto lucano sta seguendo e speriamo di risolvere nel pi&ugrave; breve tempo possibile questo problema&rdquo;.<br /><br />Lo stesso Pellettieri &egrave; poi intervenuto in merito allo stato di avanzamento dei lavori per il collettamento delle acque reflue del Comune e di alcune frazioni di Avigliano. &ldquo;Si tratta &ndash; ha detto &ndash; di un progetto partito nel 2005 e a seguito della presentazione del progetto relativo al completamento della rete fognaria ed alla realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio delle frazioni di Avigliano inserito nell&rsquo;Accordo di programma quadro, l&rsquo;amministrazione comunale ha richiesto uno studio alternativo relativo alla delocalizzazione dello stesso in altro sito. L&rsquo;impianto servir&agrave; una popolazione residente attuale pari a circa 2500 abitanti. Dopo vari sopralluoghi nella frazione di Possidente sono state analizzate tre possibili soluzioni alternative ma l&rsquo;unica ipotizzabile, anche dal punto di vista economico, &egrave; quella che prevede lo spostamento dell&rsquo;impianto subito a valle del ponte che attraverso il fiume Bradano sulla strada di collegamento&nbsp; Possidente &ndash; Stagliuozzo, ad una distanza di circa 150 metri dal sito ipotizzato inizialmente&rdquo;. Nel corso delle audizioni sono intervenuti i consiglieri Galante, Napoli, Mollica, Lacorazza, Polese, Rosa e Leggieri.<br /><br />Ai lavori della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Romaniello (Gm), i consiglieri Polese, Lacorazza e Giuzio (Pd), Soranno (Pp), Galante (Ri), Mollica (Udc), Bochicchio (Psi), Pace (Gm), Rosa (Lb-Fdi), Leggieri (M5s) e Napoli.<br /><br />L.C.<br />

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