Deoregi e Vaccaro (Uil Basilicata) su ammortizzatori sociali

“Oramai quotidianamente siamo costretti a parlare di ammortizzatori sociali e lo facciamo con la certezza che un argomento così delicato avrebbe meritato una politica più attenta, più misurata e più consapevole. La UIL di Basilicata – dichiarano il segretario generale UIL Carmine Vaccaro ed il Segretario Confederale Antonio Deoregi- è fortemente preoccupata per lo scenario che si prospetta per i lavoratori in mobilità, visti i criteri di restringimento delle coperture sui periodi di erogazione e sulla platea dei beneficiari, così come prevede il decreto che il Governo ha varato, con il rischio, concreto, della rottura della coesione sociale che, ascoltando la platea dei lavoratori lucani, diventerà tangibile molto presto".
“Anche sulle risorse già stanziate per quest'anno – continuano Vaccaro e Deoregi- regna la confusione più totale ed assoluta. È giunto il momento che la politica nazionale faccia immediatamente chiarezza e dia certezze alle migliaia di ex lavoratori che si trovano in questa condizione. I 2763 lavoratori lucani in mobilità in deroga chiedono, giustamente, di ricevere in tempi rapidi ed immediati quanto loro dovuto oramai dal lontano mese di gennaio. Ma ancora una volta si evidenzia come i tempi della politica siano esattamente contrapposti ai tempi dei bisogni dei cittadini”.
“La grave crisi del sistema produttivo lucano, l’aumento dei lavoratori in CIG e mobilità in deroga, l’incremento del numero delle famiglie lucane investite dal fenomeno delle nuove povertà, impongono l’adozione di misure straordinarie, urgenti ed efficaci anche da parte della Regione Basilicata che, in verità, sta discutendo con il Sindacato per mettere in campo azioni tese a dare risposte a questi lavoratori tenendo a riferimento le proposte che CGIL-CISL-UIL di Basilicata hanno consegnato alla politica regionale. È in questa ottica che come UIL di Basilicata non ci stancheremo mai di ribadire, fino alla sua realizzazione, che necessita partire dall’Agenzia agro-forestale”.
“Sinora le azioni, anche se meritevoli, -continuano i due sindacalisti- messe in campo dalla Giunta regionale si sono rivelate insufficienti rispetto alla gravità della situazione ed in virtù dei problemi economici e sociali che si vivono sul territorio. I lavoratori, il sindacato e l’intera Basilicata non possono più attendere”.
“Lo diciamo con forza. Un paese civile deve garantire più lavoro, più occupazione ma anche un sistema che protegga e tuteli le persone che sono in difficoltà. Questa è la modernità, questa è l’innovazione. Si deve garantire il salario, abbassare le tasse sul lavoro che sono ancora troppo alte, ma si deve garantire, soprattutto, un sistema che protegga il lavoro quando le aziende vanno in difficoltà”.
“E allora le cose devono cambiare, -concludono Vaccaro e Deoregi- ma se c’è qualcuno che le vuole far cambiare in peggio, riducendo la protezione sociale, come se la crisi fosse passata o come se le aziende fossero tornate ad assumere, la UIL non ci sta. Quando piove ci si copre, si apre l’ombrello in attesa che riesca il sole. Non vogliamo arrivare al momento in cui uscirà il sole completamente bagnati: l’ombrello della protezione sociale deve continuare a coprirci dagli effetti della crisi. Ci sono migliaia di persone e famiglie in mobilità in deroga e non è possibile che questo strumento venga sostituito con il nulla: se non c’è una prospettiva di lavoro, questo strumento non è assistenza: è una questione di dignità e di civiltà per un paese normale. Come UIL ci aspettiamo che la ripresa feriale possa coincidere con una ripresa sociale ed economica da cui trarre risposte certe ed immediate ad un disagio non più sopportabile che potrebbe determinare situazioni difficilmente gestibili”.

BAS 05

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