Si è tenuto questa mattina, all’OroHotel di Policoro, il primo Focus della Festa Nazionale Democratica, dal titolo ‘Legalità’. Al tavolo dei relatori Pina Picierno, parlamentare Pd, che ha moderato il dibattito, Tano Grasso, presidente della federazione delle associazioni antiracket, Egidio Basile, commissario regionale antiracket, Marcello Cozzi, di Libera Basilicata, il presidente del gruppo Pd alla Regione Basilicata e Nino Falotico, segretario CISL. Presenti nella sala gremita, il senatore Filippo Bubbico, il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, il segretario regionale, Roberto Speranza. “Una riflessione sui temi della legalità non poteva mancare nella festa del Pd dedicata al Mezzogiorno”, ha così aperto i lavori la parlamentare campana, che ha poi continuato: “Per noi la legalità è la premessa per ogni tipo di impegno, in particolare quello politico. Lo sottolineo in questo momento storico in cui riemerge con forza il tema della cosiddetta questione morale. La questione morale interroga il Pd su un tema che è quello della qualità e responsabilità delle istituzioni pubbliche e, più in generale, della politica”. Per Don Marcello Cozzi di Libera “il problema è la ‘mafiosizzazione’ dei comportamenti, della cultura e della società. “Occorre tornare ad usare con cautela il termine legalità. E’ la normalizzazione della legalità che ci deve spaventare. Una legalità, quella di oggi, funzionale ad un sistema che crea leggi ad personam, che non tutela la cultura e non investe nel sociale”. Il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Vincenzo Viti, ha preso la parola sottolineando la grande attenzione della politica al tema delle mafie e della legalità. “Si assiste oggi ad un abbassamento delle riserve morali di questa società, con un incombente pericolo di normalizzazione dell’illegalità”. “E’ il lavoro, ha aggiunto Nino Falotico, l’unico antidoto preventivo di democrazia e di libertà”. Il commissario antiracket e antiusura della Basilicata, Egidio Basile, ha affermato che “sicurezza, legalità e libertà sono aspetti fondamentali dello stato sociale che è complicato far stare insieme senza un’alta mediazione politica”. Per Tano Grasso, “è la questione mafiosa il punto che caratterizza il Mezzogiorno e fa la differenza con il resto d’Italia. Una presenza che ha caratteristiche di forte radicamento sul territorio e forte condizionamento di tutte le attività economiche ad esso legate. La conseguenza è che il Mezzogiorno è un’ area emarginata dai flussi di capitale e di impresa, quindi di intelligenze”.
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