Il consigliere regionale dell’Api commenta positivamente il ddl presentato dal ministro della Sanità che fissa nuovi criteri di trasparenza nella nomina dei direttori generali e dei primari
“Il Ddl presentato dal ministro della Sanità, Balduzzi, ha l’indubbio merito di effettuare un profondo cambiamento di mentalità e di approccio alle problematiche del settore, intraprendendo la strada di riforme che devono modificare il complesso sistema italiano, condizionato non solo dalla sostenibilità economica, ma anche da logiche frutto di un passato che non può più ritornare, incentrato sulla centralità e la diffusione territoriale degli ospedali e non, come dovrebbe essere, sulla distribuzione di un’adeguata rete di assistenza sul territorio”. E’ quanto affermato dal capogruppo di Api in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, che ha continuato: “Finalmente sembra che anche il governo nazionale abbia preso coscienza dell’eccessiva presenza della politica nella sanità, con nomine che non sempre rispondono a logiche meritocratiche, ma di mera appartenenza partitica. Il decreto, tra l’altro, fissa nuovi criteri di trasparenza nella nomina dei direttori generali e dei primari, prevedendo la creazione di albi regionali dei soggetti muniti dei necessari titoli, cui attingere in occasione delle nomine che non dovrebbero essere più di esclusiva competenza della Giunta regionale”.
“Mi fa particolarmente piacere di avere, in qualche modo, anticipato l’orientamento governativo – ha aggiunto Singetta – avendo presentato, a gennaio del corrente anno, una proposta di legge tendente a riportare la selezione e la designazione dei direttori delle Aziende sanitarie regionali (nonché degli amministratori delle varie Aziende regionali, degli enti, consorzi, etc.) nell’alveo di una trasparente e rigida selezione svincolata da logiche politiche. Tali nomine sono, da sempre, un momento fondamentale nella vita sociale ed economica della Regione, in quanto afferenti a posizioni di grande responsabilità”.
“E’ indispensabile – ha concluso l’esponente di Api – ritornare effettivamente a criteri meritocratici, evitando eccessive ingerenze della politica. Si raggiungerebbe l’obiettivo di rendere i manager pubblici svincolati da ogni condizionamento, in modo che possano operare esclusivamente per il perseguimento degli obiettivi di efficienza e di sana gestione delle risorse. Solo così sarà possibile avere una buona sanità con buoni ospedali”.