''Di fronte alla drammatica situazione dell'economia italiana è irresponsabile dividersi su interpretazioni contabili, Il quadro è chiaro: il governo italiano può da subito sbloccare 56 miliardi per ridare ossigeno alle imprese e all'economia, non c'è più tempo da perdere''.
E’ quanto afferma in una nota il vice-presidente vicario del Parlamento Europeo, Gianni Pittella che aggiunge: ''sulla questione dei pagamenti alle imprese è stata fatta molta confusione ed è opportuno puntualizzare alcune questioni per evitare false polemiche che indeboliscono l'Italia a Bruxelles e in Europa sui 70 miliardi di debiti delle pubblicazioni amministrazioni nei confronti delle imprese, l' 80 per cento (56 miliardi) sono spese correnti già contabilizzate e riguardano quindi il debito pubblico italiano, a livello europeo, l'Italia non è sottoposta ad alcuna procedura per debito eccessivo e può pertanto ricorrere a fattori mitiganti, per rimborsare questi 56 miliardi di debiti non vi sono quindi problemi.
Il 20 per cento dei debiti da rimborsare – prosegue – riguardano invece le spese per investimenti non contabilizzate che rientrano nel calcolo del deficit. L'Italia è sottoposta a procedura per deficit eccessivo, in questo caso non valgono quindi i fattori mitiganti e i margini di manovra per i rimborsi sono più limitati. Lo Stato può quindi rimborsare senza alcun problema 56 miliardi di debiti mentre per gli altri 14 miliardi vi sono due soluzioni: chiedere un anno di proroga per quanto riguarda il rispetto dell'obiettivo del deficit al 3 per cento (come hanno già fatto altri Stati membri) e spalmare su più anni il rimborso di questi debiti di modo che si rispetti ampiamente l'obiettivo di bilancio per il 2013''.
As-Bas