De Luca capogruppo Pd alla Provincia su dimensionamento scolastico

“Bene ha fatto il presidente della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi nella nota odierna a ribadire il senso della proposta di dimensionamento approvato all’unanimità dal consiglio provinciale nella seduta del 28 dicembre scorso. Proposta discussa per molto tempo già nelle commissioni consiliari provinciali , elaborata nel pieno rispetto delle linee guida regionali. 
E' quanto dichiarato in una nota da Antonio De Luca Capogruppo Pd Consiglio Provinciale di Potenza:
"La proposta è stata aperta a ogni tipo di contributo, quattro incontri di ambito con sindaci, amministratori locali e dirigenti scolastici, infine la conferenza provinciale e una sospensione del consiglio provinciale in corso del 28/12 per riunire la commissione e discutere le proposte che arrivavano in tempo reale. Quindi piena disponibilità a condividere con i territori la proposta sempre secondo quanto indicato dalle linee guida. Risultano alquanto strumentali ed ingiuste le considerazioni che in questi giorni emergono per sminuire tutto il lavoro svolto dagli uffici e in consiglio provinciale. Tema vero è che nel periodo 2015 -2017 si è registrato un decremento della popolazione scolastica di 3092 studenti. Decremento destinato ad aumentare in tutti gli ambiti territoriali nei prossimi 4 anni. Tenendo conto della natura del territorio, costituito essenzialmente da comuni montani, e della scarsa densità abitativa di molti centri, la proposta ha inteso dimensionare gli istituti sotto soglia, rafforzando, ove possibile, quelli prossimi al sottodimensionamento, e riorganizzare gli indirizzi degli istituti superiori di secondo grado, considerando la domanda crescente verso i Licei, il decremento degli Istituti tecnici ed il necessario potenziamento dei Professionali e dei Poli tecnico professionali. La proposta prevede 75 istituti scolastici rispetto agli 85 attuali, confermati i tre istituti omnicomprensivi; gli istituti comprensivi dimensionati passano da 50 a 44, mentre gli istituti d'istruzione superiore dimensionati passano da 31 a 27. Sulla scuola e sul futuro dei nostri figli non possiamo cedere ad esigenze di altro tipo, vanno rispedite al mittente pertanto tutte le considerazioni che hanno toni elettorali e dimenticano che la proposta cerca di guardare lontano per poter offrire agli studenti esperienze formative valide e capaci di affrontare sfide educative e culturali sempre più ambiziose”.

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