Ascoltato il presidente dell’associazione lucana di volontariato ambientale Cova contro, Giorgio Santoriello sul ddl in materia di gestione rifiuti. Continuata la discussione sul Piano triennale di attività dell’Arpab
La terza Commissione consiliare (Attività produttive – Territorio – Ambiente), riunitasi ieri sera con la presidenza del consigliere Robortella (Pd), ha continuato l’esame di due provvedimenti concernenti la “Carta dei Servizi ex articolo 11 legge regionale 37/2015, comma 4” e il “Piano triennale attività dell’Arpab ex articolo 13 legge regionale n.37/2015, comma 2”.<br /><br />Nel corso della discussione, oltre al presidente Robortella, sono intervenuti i consiglieri Lacorazza, Perrino, Romaniello, Giuzio e Rosa.<br /><br />La Commissione ha quindi audito il presidente dell’associazione lucana di volontariato ambientale “Cova contro” Giorgio Santoriello in merito al disegno di legge della Giunta di “attuazione delle norme del decreto legislativo n. 152/2006 in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati, delle norme in materia ambientale e della legge n. 257/1992 sulle norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”.<br /><br />Obiettivo del disegno di legge quello di adeguare la normativa regionale alle disposizioni europee e statali in materia di rifiuti, siti contaminati e rischio amianto, disciplinando in modo armonico le relative funzioni regionali e portando a coerenza le norme sui rifiuti e sulla bonifica con il Piano regionale dei rifiuti. Il provvedimento punta tra l’altro a rafforzare la funzione programmatoria e pianificatoria chiarendola nei suoi vari aspetti strutturali e gestionali e a stabilire la gerarchia dei livelli di pianificazione, articolata in ‘criteri per l’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti’, ‘Piano regionale dei rifiuti’ e ‘Piano d’ambito’.<br /><br />“Abbiamo rilevato – ha detto Santoriello – dopo una attenta lettura del piano, numerose criticità già esistenti nella vecchia gestione dei rifiuti. Manca un sistema di gestione informatizzato dei rifiuti e manca, all’interno della eventuale digitalizzazione, l’adozione del principio di terzietà per far sì che il controllato non possa mettere mano ai dati. Nel piano rifiuti – ha continuato – non c’è un evidente obbligo di trasparenza sia per i privati che per il pubblico e per questo si continua ad essere evasivi sui dati ambientali. L’anagrafe dei siti inquinati è lacunosa e c’è troppa lunghezza di caratterizzazioni nella gestione dei siti Sin. Si parla inoltre di sforamenti ma l’Arpab non è in grado ad oggi di affrontare questo problema e quando si citano i poteri sostitutivi della Regione che può subentrare ai Comuni inadempienti, non si evidenzia chi deve subentrare eventualmente alla Regione inadempiente. Altra evidente carenza è il ruolo pari a zero delle aziende sanitarie e la mancanza di test sul bioaccumulo. Dei protocolli proposti sulla sorveglianza sanitaria è tutto rimasto solo sulla carta e tra i vincoli citati vengono totalmente ignorati i bacini idrici. Insomma – ha concluso Santoriello – a noi sembra un piano rifiuti fatto per altre regioni non tenendo in considerazione quelle che sono le criticità del nostro territorio”.<br /><br />Hanno partecipato alla riunione della terza Commissione il presidente Vincenzo Robortella (Pd) e i consiglieri Piero Lacorazza, Carmine Miranda Castelgrande, Vito Giuzio (Pd), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Luigi Bradascio (Pp), Giannino Romaniello, Aurelio Pace (Gm), Giovanni Perrino (M5s) e Paolo Castelluccio (Pdl-Fi).<br /><br />L.C.<br />