“Un'occasione perduta, che può compromettere ulteriormente la tenuta del sistema produttivo lucano”. Così il Presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma, ha commentato il testo del Ddl – Disposizione Urgenti in materia di Attività Produttive – approvato dalla Terza Commissione Consiliare Permanente, nella seduta del 29 luglio u.s. e in procinto di essere licenziato dal Consiglio Regionale.
“Confindustria Basilicata – ha aggiunto Somma – aveva salutato con favore lo schema complessivo di Ddl nella versione licenziata dalla Giunta Regionale lo scorso mese di marzo, rinvenendovi una impostazione coerente con le esigenze delle imprese e una logica pragmatica che si era già sostanziata nel decreto Sviluppo del Governo Nazionale (83/2012). Attese le condizioni di perdurante criticità della situazione economica delle imprese, Confindustria Basilicata aveva fornito puntuali indicazioni in merito alla calibratura oculata del provvedimento e, in tal senso, aveva individuato alcune soluzioni in grado di consentire il mantenimento delle agevolazioni alle imprese, sulla scia del precedente normativo nazionale”.
“Dopo quattro mesi, purtroppo, dobbiamo constatare – ha detto Michele Somma – che il testo approvato dalla Terza Commissione di fatto segna un arretramento dell'articolato, che delude profondamente le attese degli imprenditori. Il dichiarato respiro rigorista assunto, rischia di essere addirittura controproducente rispetto agli interessi delle imprese che hanno ottenuto agevolazioni per la realizzazione di investimenti produttivi e che, per gli effetti della crisi, non sono state in grado di rispettare tutti gli indicatori previsti, occupazionali e non”.
“Non vorremmo – ha proseguito Somma – che, per effetto di questo provvedimento, le imprese lucane possano trovarsi, ad invarianza di scenario economico, nella paradossale situazione di dover subire la revoca delle agevolazioni qualora riescano a conseguire, sia pure nel termine differito, il raggiungimento dei parametri previsti. È per altro singolare registrare questa scelta della Terza Commissione che, rispetto a quella del legislatore nazionale, è certamente di minor favore nel presupposto, impossibile da dimostrare, che nei prossimi anni l'economia regionale possa crescere ad un ritmo addirittura superiore rispetto a quello ipotizzato a livello nazionale e, quindi, tale da consentire il raggiungimento dei parametri previsti. Realisticamente – ha concluso Somma – non sarà così. Per questo, auspichiamo che il Consiglio Regionale possa riconsiderare le scelte maturate in commissione e predisporre un testo che sia in grado di supportare efficacemente le imprese che, in questi ultimi anni, hanno investito in Basilicata in uno ai lavoratori in esse impegnate”.
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