"Non saranno certo i cori ingiuriosi dei Fratelli di Italia (con in testa – come riferiscono i giornali – il capogruppo che pure dovrebbe tenere, per il ruolo istituzionale, un profilo più alto) ad impensierire il Presidente Pittella sull’ennesimo “strappo” Regione-cittadini consumato ieri a Policoro. Il prof. Enzo Allegro ha scritto un libro (“Il totem nero”), altri sociologi e studiosi lo chiamano “effetto Nimby” che sta per not in my back yard, ossia non nel mio giardino". Lo dichiara Giuseppe Potenza (Dc-Libertas). "So bene che in più occasioni Pittella si è interrogato sui motivi del malessere diffuso tra settori trasversali, sul piano sociale, culturale, civile e politico, nei confronti del petrolio. Io penso che non è sufficiente tirare in ballo i sociologi e i contestatori di professione che soffiano sul fuoco. Ci vuole di più a cominciare dalla comunicazione ed informazione istituzionali prodotte che, evidentemente, non arrivano ai cittadini e per finire agli strumenti (ancora poco efficaci) di dialogo e confronto messi in campo. Perché altrimenti la sottovalutazione ulteriore finisce per acuire quel distacco ieri ancora più palpabile. Mi rendo conto che è sempre più difficile separare fatti, situazioni, problematiche reali da allarmismi e pregiudizi che circolano e non solo da noi intorno all’estrazione e alla produzione del greggio. Altro tema è l’informazione, non sempre corretta, che passa da Internet, mezzo che a volte alimenta e ingrandisce i timori delle persone. Purtroppo anche un’informazione errata, una volta fatta circolare in rete, ha una portata molto più ampia rispetto al passato. La mancanza di informazione, inoltre, porta ad una errata visione del problema ambientale, problema che, nella maggior parte dei casi è alla base delle contestazioni. Ma la politica e la Regione devono sforzarsi di non perdere la “bussola” , di conservare lucidità di analisi per discernere le problematiche reali da populismo e demagogia ed individuare interlocutori (Governo Renzi primo fra tutti), strumenti e tempi di contrasto a scelte calate dall’alto costruendo il massimo di alleanze (non solo con Puglia e Calabria). Per i cattolici impegnati in politica forse è più semplice perchè il totem è abiurato dalla fede cristiana ma c’è da compiere uno sforzo in più nel fare da anello di congiunzione tra sacrosante esigenze, domande e richieste di garanzia per la salute e l’ambiente che provengono dai cittadini e il Palazzo Regionale che, nonostante il diffuso uso dei social e i frequenti incontri presidenziali itineranti sul territorio e con i giovani, fatica non poco a sintonizzarsi con i cittadini. E’ il linguaggio che va adeguato per non correre il rischio di apparire o “amici” o “nemici” dei petrolieri. Questo significa non solo non negare le problematiche ma fare in modo che il Tavolo della trasparenza sul petrolio introdotto con la Legge di Stabilità Regionale sia uno strumento efficace e quindi non si limiti alla formalità. I segnali che i cittadini si attendono dal Palazzo Regionale oltre al metodo del confronto sono di merito per dare prime risposte alle tante domande e quindi attraverso atteggiamenti di maggiore rispetto da parte di Eni e compagnie per le nostre comunità. In una parola si attendono che il greggio non faccia camminare solo le automobili e l’economia mondiale ma anche dia lavoro e cibo che l’Istat continua a segnalare scarseggiano anche nel “texas lucano”. Noi una strada l’abbiamo indicata da tempo e dopo ieri ci sembra ancora più attuale: un nuovo patto civile per intercettare il profondo e crescente malessere sociale. Ed in questo quadro generale, i cattolici, spronati dai Vescovi Lucani come dai messaggi continui di Papa Francesco hanno il diritto e il dovere di recuperare il ruolo politico che spetta loro per formulare un nuovo progetto sociale, che tenuto conto delle difficoltà del momento e dei cambiamenti in atto nello scenario nazionale e regionale sappia rispondere alle esigenze di libertà, di giustizia e di verità che il nostro popolo avverte sempre con maggior forza. Noi continuiamo a confidare nell’impegno del Presidente Pittella al dialogo cattolici-moderati e sinistra-riformista che deve portare prioritariamente al superamento del senso di smarrimento e ridare fiducia nel futuro specie delle giovani generazioni".
BAS 05