Dati Istat, Castelluccio: politica lucana dia risposte

Per il consigliere regionale “invece di attardarsi in polemiche su formule di coalizione e candidati governatori si passi alle proposte e ai programmi senza attendere misure miracolistiche da Roma”

&ldquo;I dati Istat sull&rsquo;occupazione servono innanzitutto a rimettere la politica lucana di fronte alla responsabilit&agrave; di dare risposte a chi non ha lavoro o lo ha perso. Invece di attardarsi in polemiche su formule di coalizione e candidati governatori si passi alle proposte e ai programmi senza attendere misure miracolistiche da Roma&rdquo;.<br /><br />Ad affermarlo &egrave; il consigliere regionale Paolo Castelluccio che aggiunge: &ldquo;E&rsquo; evidente che il governo Lega-M5s deve prendere atto che le politiche assistenzialistiche non risolvono il crescente disagio occupazionale. La bizzarra idea che proviene da esponenti del governo &ndash; terreni gratis e mutui a tasso zero per chi fa pi&ugrave; figli &ndash; non pu&ograve; certo piacere ai giovani che continuano a scommettere sul proprio futuro all&rsquo;estero&rdquo;.<br />&ldquo;Dopo l&rsquo;aumento del mese scorso &ndash; continua – la stima degli occupati a settembre 2018 torna a calare&nbsp; (-34 mila unit&agrave;). Il calo congiunturale riguarda donne e uomini e si distribuisce tra le persone di et&agrave; compresa tra i 25 e i 49 anni. Altro dato di approfondimento &egrave; quello dell&rsquo;ulteriore precarizzazione: nell&rsquo;ultimo mese si stima una netta diminuzione dei dipendenti permanenti (-77 mila) mentre aumentano sia quelli a termine (+27 mila) sia gli indipendenti (+16 mila). Dopo due mesi di diminuzione, a settembre torna a crescere la stima delle persone in cerca di occupazione (+3,2 per cento, pari a +81 mila unit&agrave;). L&rsquo;aumento della disoccupazione si distribuisce su entrambe le componenti di genere e tutte le classi di et&agrave;. Il tasso di disoccupazione sale al 10,1 per cento (+0,3 punti percentuali su base mensile), quello giovanile aumenta lievemente e si attesta al 31,6 per cento (+0,2 punti). A settembre si stima un calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,3 per cento, pari a -43 mila unit&agrave;). La diminuzione coinvolge uomini e donne e si distribuisce tra i 25-34enni e i 50-64enni. Il tasso di inattivit&agrave; scende al 34,5 per cento (-0,1 punti percentuali)&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Riguardo all&rsquo;et&agrave; &ndash; dice Castelluccio – si registra una diminuzione degli occupati tra i 15 e i 49 anni a cui si contrappone l&rsquo;aumento tra gli ultracinquantenni a conferma che si acuisce il distacco e lo scontro generazionale. Per noi in Basilicata petrolio, turismo, agricoltura continuano a rappresentare potenzialit&agrave; di sviluppo e promesse di lavoro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Solo un programma fortemente innovativo e di discontinuit&agrave; per la nuova legislatura regionale &ndash; conclude – pu&ograve; cambiare radicalmente la situazione. Per essere concreti: in agricoltura non basta dare la terra ai giovani se poi non si mettono in condizioni di stare sul mercato&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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