Danni Metapontino, Feneal-Uil: mettere in sicurezza strade

“A dieci giorni dall’alluvione nel Metapontino non possiamo attendere le conclusioni dell’inchiesta disposta dalla Procura della Repubblica di Matera sulle cause del cedimento del “viadotto Calciano 2” sulla SS 407 Basentana e tanto meno che l’Anas finisca di studiare la situazione. Il rischio è che la regione resti “spezzata” in due per chi sa quanto tempo ancora e che intere comunità locali debbano affrontare disagi intollerabili senza vedere un’uscita”. E’ quanto sostiene il segretario generale regionale della Feneal-Uil Domenico Palma, sottolineando che “il viadotto della Basentana è diventato il simbolo della situazione in cui versano le infrastrutture viarie principali (per non parlare di strade provinciali e comunali) della nostra regione. Da tem po l’Anas di intesa con strutture specifiche dell’Enea di Frascati-Roma ha realizzato un piano di monitoraggio di viadotti e importanti collegamenti viari, in particolare, in parti del tratto calabrese dell’A3 Sa-Rc territorio che, come è noto, è classificato ad “alto rischio di dissesto idrogeologico” e a rischio sismico. Quanto accaduto il primo marzo scorso impone di estendere l’attuazione del programma anche sulle principali strade lucane, tanto più che a Rotondella è in attività un Centro Enea che dispone di laboratori ed apparecchiature in parte utilizzabili per il sistema di monitoraggio e prevenzione. Si tratta – aggiunge Palma – di un programma di interventi che non solo è tra i più avanzati tecnologicamente e quindi all’avanguardia ma che potrebbe accrescere l’occupazione di giovani laureati presso il Centro Enea di Rotondella. Come sindacato dei lavoratori edil i siamo convinti che è necessaria una particolare attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni come di progettisti e tecnici incaricati per i lavori che dovranno essere eseguiti a breve, medio e lungo termine. Il piano straordinario di manutenzione del territorio che abbiamo proposto – continua – si basa essenzialmente su nuove tecnologie moderne di lavori pubblici e apre il fronte occupazionale anche a nuove figure professionali di cui i nostri cantieri hanno assoluto bisogno, costruendo un sistema di cooperazione tra pubbliche amministrazioni, imprese, università, centri di ricerca e scuole di alta formazione. In proposito le Scuole Edili come gli Enti di formazione, in attività a Potenza e a Matera, su iniziativa congiunta Ance-sindacati hanno un ruolo fondamentale da svolgere”.

BAS 05

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