Per il consigliere regionale del Pd “la Regione deve esercitare sempre più la sua funzione legiferante e programmatoria e trasferire alle Province e ai municipi quelle leve gestionali che hanno un immediato impatto sui cittadini”
“Io non so se Roberto Speranza sia davvero un personaggio moroteo. Concordo però con Viti nel dire che Speranza è l'unico che in questo momento può guidare il Pd in Basilicata”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pd Giuseppe Dalessandro all'indomani dell'intervista rilasciata al Quotidiano dal capogruppo del partito Vincenzo Viti.
“I due maggiori spettri che oggi incombono sulla Basilicata, ma anche nel resto del paese – ha detto l’esponente del Pd – sono la crisi economica e la crisi della politica. E' evidente che per contrastare il delicato momento che si sta vivendo, anche di forte decadimento morale, occorrono risposte decise da parte di quella classe dirigente che si è assunta l'onere di governare i delicati processi di coesione e di sviluppo. Credo sia questo lo spirito ispiratore che ha indotto il segretario Speranza e il capogruppo Viti a volere il confronto che si svilupperà lunedì a Rifreddo. Sono convinto che nella nostra regione, al netto di qualche sterile estemporaneità, al Partito democratico viene riconosciuta quella funzione di forza politica di riferimento, coordinamento e guida dei processi, e ciò è provato anche dalle attenzioni, a volte polemiche, che si sono sviluppate attorno alla nostra iniziativa di lunedì. Credo che a Rifreddo non si parlerà il politichese perché il sentimento di insoddisfazione è reale e percepibile nella comunità. Al contrario, occorrerà mettere in campo la politica nel suo concetto più alto, che sappia mettere al centro i cittadini e le istanze del territorio, e sappia mandare in soffitta le insoddisfazioni e ambizioni personali che, seppure legittime, dovranno cedere il passo ad azioni maggiormente generose di sintesi progettuale e programmatica”.
“Sarà necessario – ha concluso Dalessandro – raccogliere la sfida del federalismo per coglierne le opportunità a tutto vantaggio dei territori, e mi auguro che la Regione nel raccogliere questa sfida sappia con coraggio offrire alla propria comunità e alla diffusa e sofferente rete delle autonomie locali, nuovi strumenti per la programmazione del futuro. Penso che la Regione debba esercitare sempre più la sua funzione legiferante e programmatoria e trasferire alle Province e ai municipi quelle leve gestionali che hanno un immediato impatto sui cittadini. Se lo sapremo fare, forse
dimostreremo di essere un partito e una classe dirigente matura e coraggiosa. Credo che nel dna di Speranza, Viti e De Filippo, vi sia tutto questo e sono convinto che anche questa volta la Basilicata sarà salva"