CSS Senise, Rosa (Lb-Fdi): “Il TAR rigetta il ricorso”

“Non tollereremo oltre l’ostruzionismo degli Uffici né della politica. Noi siamo per la trasparenza come valore guida dell’attività della pubblica amministrazione”

&ldquo;Il TAR dichiara inammissibile il ricorso presentato dalla Nep Italy. Non &egrave; la vittoria della guerra: sostanzialmente la societ&agrave; ha &lsquo;sbagliato&rsquo; giudice e potr&agrave; ripresentare il ricorso al Tribunale ordinario. Sulla faccenda siamo gi&agrave; intervenuti pi&ugrave; volte, essendo stati vicini alla battaglia dei cittadini di Senise da subito&rdquo;. Lo afferma il consigliere di Lb-Fdi, Gianni Rosa, ricordando che &ldquo;avevamo denunciato il tentativo dell&rsquo;amministrazione comunale e degli stessi uffici regionali di tenere nascosti i fascicoli, barricandosi dietro uno &lsquo;pseudo segreto industriale&rsquo;. Oggi dobbiamo riscontrare il medesimo tentativo nei nostri controlli. A settembre, per la precisione il giorno 16, abbiamo presentato una richiesta di copia del ricorso al TAR da parte della societ&agrave; Nep Italy s.r.l. avverso la delibera della Giunta regionale n. 723/2015 e copia dell&rsquo;intera documentazione relativa alla costituzione della Regione Basilicata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il regolamento del Consiglio regionale &ndash; sottolinea Rosa – prevede che le richieste dei documenti in possesso della Regione debbano essere evase non oltre tre giorni dalla presentazione della domanda, termine che gli Uffici regionali si guardano bene dal rispettare, ma sicuramente sar&agrave; colpa nostra. In data 23 settembre, quindi, ci risponde l&rsquo;Ufficio legale e del contenzioso,&nbsp;Avvocatura regionale&nbsp; che ci nega l&rsquo;accesso sulla base di un presunto &lsquo;segreto professionale&rsquo; per la tutela della strategia processuale della parte. A questo punto ci chiediamo: siamo sicuri che questo Ufficio sappia che noi siamo &lsquo;la parte&rsquo;? &Egrave; come se l&rsquo;avvocato negasse l&rsquo;accesso agli atti al proprio cliente per difenderlo meglio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ad ogni buon conto, il 29 settembre, – continua il consigliere – abbiamo interessato la Presidenza del Consiglio, in base alla norma del Regolamento consiliare (art. 4 comma 4) che prevede, in caso di ritardi o obiezioni degli Uffici, una diffida ad adempiere, facendo le nostre considerazioni di diritto ma soprattutto di buon senso. E siamo rimasti in attesa. Abbiamo aspettato. E aspettato. Alla fine siamo andati a chiedere conto agli Uffici della Presidenza del Consiglio regionale, che avrebbe dovuto diffidare l&rsquo;Ufficio legale &lsquo;con sollecitudine e comunque non oltre tre giorni dalla richiesta&rsquo;. E cosa ci rispondono? &lsquo;Non abbiamo ricevuto nulla&rsquo;. Eppure, la lettera &egrave; stata regolarmente protocollata. A questo punto, ancor pi&ugrave; insistentemente, ci sorge il dubbio: ma perch&eacute; c&rsquo;&egrave; cos&igrave; tanto mistero su questa vicenda? Prima il boicottaggio nei confronti dei cittadini e poi nei confronti di un rappresentante istituzionale&rdquo;?<br /><br />&ldquo;Il 22 ottobre &ndash; conclude l&rsquo;esponente di Lb-Fdi – il TAR ha chiuso il procedimento e noi siamo ancora qui ad aspettare. Le fantomatiche esigenze di &lsquo;strategia processuale&rsquo;, che noi comunque respingiamo in toto, sono cessate. Non tollereremo oltre l&rsquo;ostruzionismo degli Uffici n&eacute; della politica. Noi siamo per la trasparenza come valore guida dell&rsquo;attivit&agrave; della pubblica amministrazione. Del resto se si opera bene non c&rsquo;&egrave; nulla da nascondere. Purtroppo gli atteggiamenti dell&rsquo;Ufficio legale regionale e di quello di Presidenza insinuano in noi il dubbio. Aspettiamo smentite&rdquo;.<br /><br /><br />

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