Csail su annuncio chiusura impianti sciistici Volturino

“E’ semplicemente scandaloso che il sindaco di Marsicovetere Cantiani annunci la chiusura degli impianti sciistici del Volturino per l’intera stagione di turismo bianco 2014-15 trincerandosi dietro “problemi tecnici”.  È quanto afferma il presidente del Csail-Indignati Lucani Filippo Massaro in un comunicato stampa. “Dall’estate 2013- continua Massaro- quando la fune dell’impianto di risalita, sostituita solo qualche anno prima con una spesa di 400 mila euro, è stata tranciata da vandali, sono trascorsi almeno 14-15 mesi, un tempo più che congruo per garantire il ripristino della fune e quindi la ripresa dell’impianto. Se l’Amministrazione Cantiani non è in grado di garantire l’espletamento di una gara di appalto in più di un anno deve ammettere la propria incapacità e non trovare alibi di natura burocratica. Accadrà dunque che se arriva la neve anche quest’anno non sarà possibile sciare. La verità è che il turismo non è più il motivo economico in Val d’Agri dove tutto ruota solo intorno al petrolio. Si preferisce pensare ai pozzi perché più pozzi ci sono e più royalties possono arrivare, mentre si abbandonano l’impianto di seggiovia lungo circa 1200 metri e la pista che ha inizio dalla vetta del monte Volturino (1836m), si snoda lungo le pendici della montagna contornata da boschi e ruscelli, sino a raggiungere il traguardo posto 450 metri più in basso, per un totale di circa 2600 metri”.
"Se si vuole realizzare veramente una svolta nella promozione e nella gestione di impianti e strutture del turismo invernale – è la proposta del Csail-Massaro – diventa necessario istituire un organismo snello ma efficace che si occupi solo di questo, vale a dire un comitato misto formato da operatori privati ed enti (Regione, Provincia di Potenza, Comuni interessati, Apt) senza quindi prevedere nuove spese, con l’obiettivo di sovrintendere e coordinare ogni azione per la stagione invernale che si riduce a scarse presenze nel Parco Nazionale. Un organismo che dovrebbe inoltre chiedere conto ai soggetti gestori dei programmi del PO Val d’Agri, dell’Ente Parco, dei Leader e all’Apt su come hanno impiegato il denaro comunitario e regionale a disposizione del turismo in quest’area”.

bas 02

    Condividi l'articolo su: