Csail: in Val d'Agri primi segnali per combattere furti

"L’operazione dei Carabinieri di Villa d’Agri, al comando del maresciallo Emanuele Martino, che ha consentito di recuperare la refurtiva di un furto compiuto poche ore prima in un negozio di Villa d’Agri e di denunciare tre persone (di cui due donne) di nazionalità rumena che a bordo di un furgone tentavano la fuga, è un primo importante e positivo segnale di contrasto ai furti in Val d'Agri". E’ il commento di Filippo Massaro, portavoce del Csail, sottolineando "il clima di allarme sociale diffuso nel comprensorio del petrolio. I cittadini e nello specifico i commercianti – si aggiunge nella nota – hanno bisogno di recuperare serenità e tranquillità per lo svolgimento della propria attività e soprattutto nelle ore notturne. Per questo l’operazione dei carabinieri è ancora più importante perché ridà fiducia tenuto conto che per difendersi dalla microcriminalità numerosi cittadini dei comuni della Val d'Agri hanno deciso di autotassarsi pagando 10 euro al mese a famiglia per sostenere l’attività di vigilanza di un gruppo di volontari che specie nelle ore notturne girano per le strade di Villa d’Agri-Marsicovetere, Tramutola, Viggiano e nelle contrade rurali. E’ invece necessario – dice Massaro – che siano le forze dell’ordine a svolgere il proprio lavoro con una maggiore collaborazione dei cittadini. Nel caso di Villa d’Agri è stata infatti l’immediata denuncia della titolare del negozio ad innescare il pronto intervento dei carabinieri mentre troppo spesso accade ancora che si rinuncia a denunciare magari per sfiducia. E' da tempo che come Csail rivendichiamo inoltre il rafforzamento da parte delle forze dell'ordine del controllo del territorio che continua a perdere presidi importanti nella logica dei tagli di spesa e penalizzazione delle aree più interne. Il comprensorio petrolifero, sicuramente per effetto delle attività estrattive, non è più l'isola felice di tanti anni fa quando la gente poteva lasciare la porta di casa sempre aperta. E' ampiamente diffusa – senza voler alimentare sospetti e tensioni – la percezione che la presenza di persone provenienti da varie parti d'Italia, dell'Europa dell'est e Paesi extracomunitari abbia un suo peso nell’incremento di furti ed episodi di microcriminalità".

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