Per il consigliere regionale di Italia viva – Renew Europe: “Bene il confronto tra le parti, si prosegua su questa strada per il rilancio dell’Irccs – Crob”
“Dopo le due ultime riunioni della quarta Commissione, quella del 21 luglio e quella di ieri, sul futuro dell’Irccs – Crob si può senz’altro affermare che stanno prevalendo le ragioni del confronto collaborativo tra l’ente Regione e le parti in causa. Va dato atto al Comitato di indirizzo e verifica del Crob (Civ), alle parti sociali ed al corpo medico di aver approcciato la questione con decisione e puntualità. Così come va dato atto all’Istituzione regionale di essersi aperta al confronto”.
Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che sottolinea: “Così come io stesso avevo auspicato nella riunione del 21 luglio, pur essendo tutti dalla stessa parte e, cioè, dalla parte del potenziamento del Crob di Rionero, perseguendo la giusta razionalizzazione e difendendo i suoi punti di forza, serve una giusta mediazione per non mortificare le professionalità presenti e, al tempo stesso, lavorare per preservare i requisiti clinici e scientifici che fanno dell’istituto oncologico lucano non solo una eccellenza nel panorama generale della sanità italiana, ma anche un Irccs riconosciuto a livello nazionale ed Europeo”.
“Oltre ad aver recuperato il metodo della concertazione e del confronto dialettico – spiega Polese – la quarta Commissione, guidata dalla presidente Dina Sileo, ha dimostrato ancora una volta che l’impegno e l’abnegazione sono elementi imprescindibili per una politica tesa alla tutela dei cittadini e dei territori”.
Il Vicepresidente del Consiglio regionale aggiunge: “Per il resto, sono certo che l’aver assorbito, come quarta Commissione, le proposte avanzate dal Civ con gli interventi del presidente Petrella e dei componenti Amendola e Mastroddi che tendono al mantenimento nel Crob di posti letto in urologia oncologica, ginecologia oncologica, chirurgia plastica e ricostruttiva ed alla difesa dei servizi e funzioni esistenti e, inoltre, alla conferma delle unità operative complesse e di quelle semplici attuali con la relativa organizzazione interna che ne consegue, possa essere un buon punto di partenza per un percorso di rilancio che mi auguro possa prendere forma nelle prossime settimane con i vari passaggi istituzionali che ci attendono”.
“La strada mi pare quella giusta per non mortificare chi negli anni si è speso per il bene dell’Irccs – conclude Polese – e, allo stesso tempo, rilanciare e potenziare un presidio fondamentale per la Sanità lucana”.