Il consigliere di Italia dei valori si dice deluso da quanto finora messo in campo per fronteggiare la crisi dell’agrumicoltura
“Mi sarei aspettato di più dal Dipartimento Agricoltura per affrontare la crisi dell’agrumicoltura che, già da alcuni anni, colpisce i titolari di aziende agrumicole del Metapontino la cui qualità delle produzioni è riconosciuta dai mercati internazionali”. E’ la replica del capogruppo di Idv, Nicola Benedetto, alla risposta dell’assessore all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, alla sua interrogazione oggi in Consiglio, secondo la quale sono 63 gli agrumicoltori beneficiari dei provvedimenti previsti dal Pif ortofrutta per 25 milioni di euro, con pagamenti tuttora in corso.
Benedetto ha evidenziato che “gli agrumicoltori del Metapontino sono costretti a distruggere il prodotto o a lasciarlo sugli alberi, a causa della bassa rimuneratività con quotazioni, al mercato di Matera, al 3 gennaio scorso, di 0,20-0,45 euro al kg. per le clementine e di 0,20-0,25 euro al kg. per le arance sia Navel che Washington. La crisi – ha aggiunto – è aggravata dalla concorrenza specie di Marocco e Spagna che con i propri prodotti hanno invaso i mercati nazionale e regionale imponendo prezzi stracciati. Per questo oltre all’attività del Bando per i Progetti Integrati di Filiera – PSR 2007-2013, finalmente arrivata alla cosiddetta fase finale, anche se l’Assessore ha dovuto correggere la precedente informativa sui pagamenti completati tenuto conto dei forti ed inspiegabili ritardi registrati per i Pif, è necessario favorire investimenti ed iniziative imprenditoriali per la trasformazione in loco degli agrumi e, quindi, accrescere il reddito dei produttori. Infine c’è da aggiornare il Piano agrumicolo che ha avuto due stesure, la prima nel lontano 2003 e la seconda nel 2008, accrescendo le azioni a favore dei Consorzi oltre che degli interventi di difesa e di produzione biologica”.