Crisi agricoltura, interrogazione di Mattia

L’esponente del Pdl chiede di sapere quali azioni intende attuare a sostegno delle legittime sollecitazioni del mondo agricolo lucano riferite all’aumento dei costi aziendali

Con un’interrogazione all’assessore all’Agricoltura Mastrosimone il consigliere del Pdl Franco Mattia ha chiesto di sapere “quali azioni intende attuare a sostegno delle legittime sollecitazioni del mondo agricolo lucano riferite all’aumento dei costi aziendali; se non intenda accogliere la richiesta dell’istituzione del Tavolo specifico sul credito per costruire soluzioni e procedure condivise con le organizzazioni professionali per l’accesso al credito semplificate, a costi accessibili e vantaggiose; fornire un’informativa dettagliata sulla spesa effettuata (pagamenti ed impegni) nell’annualità 2011 del Psr 2007-2013 e un cronoprogramma dei Bandi pubblici previsti per l’annualità 2012”.

Mattia ricorda che ieri a Roma si è svolta una manifestazione di protesta promossa dalla Cia, dalla Confagricoltura e dal Copagri, con delegazioni di agricoltori lucani, per sollecitare il Governo, il Parlamento e anche le Regioni ad assumere iniziative. “Il mondo agricolo lucano – aggiunge il consigliere del Pdl – da tempo chiede alla politica e alle istituzioni regionali e locali di farsi carico della sempre più drammatica crisi del settore primario. Secondo i dati del sesto censimento nazionale dell’Agricoltura, dal 2000 al 2010, la superficie agricola utilizzata nella nostra regione ha subito un taglio di 64.611 ettari con la mortalità di oltre 26 mila aziende; le aziende agricole assuntrici di manodopera sono passate da 4.200 del 2000 a 3.400 del 2010; quelle titolari di quote latte da 1.200 (2000) a 800 (2010); quelle titolari di fascicoli Agea da 60 mila (2002) a 50 mila (2010); persino la superficie irrigata a seguito di prenotazione nei tre Consorzi di Bonifica è scesa di 13mila ettari in dieci anni; sono diminuiti di circa 500 ettari gli orti familiari”.

“E’ necessario tenere conto – aggiunge – che sono in crescita i costi aziendali determinati dal caro-gasolio (per un’azienda media che consuma 300 quintali di gasolio l’anno l’incremento è di 2.700 euro), dall’Imu sui fabbricati rurali e i terreni agricoli (in media da qualche centinaio di euro sino a qualche migliaio ad azienda), dai costi contributivi (tra il 15 e il 20% in più), a cui si aggiungerà l’aumento dell’Iva che peserà direttamente sui consumi alimentari (lo scorso anno già in caduta da noi intorno al 2,5%)”.

“L’assessore all’Agricoltura Mastrosimone ha presentato nei giorni scorsi provvedimenti in materia di credito agrario già pronti in quanto ereditati dal precedente assessore Mazzocco che li aveva predisposti di intesa con l’Ismea e gli uffici del Dipartimento, rispetto ai quali – continua Mattia – le organizzazioni professionali agricole hanno ribadito l’esigenza di una forte accelerazione su tale strategico segmento di servizi del credito. Diverse centinaia sono le aziende hanno programmato la realizzazione di investimenti strutturali e che all’interno del PSR Basilicata 2007/2013 sono stati destinati a sostenere un Fondo di Garanzia oltre 15 milioni di euro, che per effetto del sistema moltiplicatore può sviluppare e sostenere oltre 150 milioni di investimenti”.

“In particolare – conclude il consigliere Pdl – sono state presentate alcune proposte operative, tra le quali, l’aumento della soglia di “deminimis”, oggi attestata a 7500 euro per le aziende agricole in Basilicata, e pertanto ritenuta eccessivamente bassa; la definizione di servizi e strumenti creditizi calzanti e rispondenti al target aziendali e produttivo che presenta il sistema delle PMI agricole lucano ed alle loro effettive esigenze; la costituzione di un Tavolo sul credito in agricoltura”.

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