Il consigliere regionale del M5s commentala la situazione relativa al dissequestro del Cova di Viggiano
“In meno di cinque mesi, l'Eni avrebbe adeguato l'impianto del Cova di Viggiano in modo da rispettare quanto prescritto nell'Aia (Autorizzazioni Integrate Ambientali). Davvero bastava così poco?”.<br /><br />E’ la riflessione del portavoce in Consiglio regionale del Movimento 5 stelle, Giovanni Perrino, che continua chiedendo: “E questi avrebbero messo a repentaglio l'ambiente e la salute dei lucani per non eseguire una modifica così banale? Aspettiamo fiduciosi (?) che si quantifichino quanto prima i (presunti) danni causati e che tutti i responsabili paghino, anche economicamente, con un maxi-risarcimento che venga utilizzato per avviare la bonifica e la transizione verso un vero sviluppo sostenibile”.<br /><br />“D'altronde – conclude Perrino – se c'è voluta una modifica, evidentemente, le attività condotte in precedenza, qualche 'problemino' devono averlo causato. O no?”.<br />