Cova, Leggieri: non deve riaprire

Il consigliere regionale del M5s: “Le parole di Pittella non ci tranquillizzano minimamente, il Cova non deve riaprire”

&ldquo;Le dichiarazioni dell&#39;ex gladiatore Pittella, a seguito dell&#39;ispezione del 18 maggio di Regione, Ispra, Cnr e Arpab presso il Cova di Viggiano, fanno ormai parte del solito ritornello del tutto apposto, della tranquillit&agrave; e della piena fiducia in Eni, a cui i cittadini lucani non credono pi&ugrave;&rdquo;. Cos&igrave; il consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;L&#39;obiettivo di Eni e di Pittella &egrave; palese: si vuole far ripartire l&#39;attivit&agrave; del Cova il prima possibile. Sembra di trovarsi di fronte a una vera e propria sceneggiata &ndash; afferma Leggieri – montata ad arte per cercare di rassicurare la popolazione, che nei giorni scorsi &egrave; stata insultata e tacciata di provincialismo addirittura dal premier Gentiloni, soltanto perch&eacute; sta difendendo il proprio territorio, la propria salute e il futuro dei propri figli&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Questa accelerazione improvvisa da parte del cane a sei zampe che ha annunciato la rapida installazione di uno dei tre doppifondi &egrave; la prova lampante &ndash; continua Leggieri – che con la chiusura temporanea vengono minati gli interessi economici dell&#39;azienda, e che finora Eni ha messo totalmente in secondo piano la tutela dell&#39;ambiente e della salute, e che &egrave; stata costretta ad ammettere fortuitamente la perdita di 400 tonnellate di greggio nei terreni all&#39;interno e all&#39;esterno del Cova&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Avevo chiesto formalmente &ndash; riferisce Leggieri – di poter partecipare all&#39;ispezione con Ispra e Arpab, ma la responsabile Eni del Distretto meridionale, Francesca Zarri, mi ha risposto con un netto stop perch&eacute; la comunicazione &egrave; avvenuta in ritardo, e ha chiesto per la prossima volta un preavviso maggiore. A questo punto chieder&ograve; formalmente di poter visitare il Cova con tecnici di mia fiducia per verificare quanto fatto. Rimane, comunque &ndash; conclude il consigliere – il dato su cui si sta glissando completamente, ovvero la bonifica del sito inquinato. E&#39; questa la vera questione che ci interessa&rdquo;.<br />

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