L'associazione Ambiente e legalità di Ferrandina ha chiesto alla Regione Basilicata di poter accedere alla documentazione presentata dall'Eni in merito al pozzo petrolifero di re-iniezione “Costa Molina 2”, in territorio di Montemurro nei pressi della diga del Pertusillo, “dove si sarebbero evidenziate fuoriuscite di acque maleodoranti e molto saline”. Il Dipartimento Ambiente, preso atto della circostanza, ha chiesto all’Arpab di avviare una verifica ambientale nel sito “Costa Molina 2”. “L'Eni – si legge nella nota dell’associazione – con il suo responsabile del Distretto meridionale Ing. Ruggero Gheller, ha dichiarato che non vi è alcuna relazione tra la sorgente di Contrada La Rossa nel territorio di Montemurro e il pozzo di re-iniezione Costa Molina 2 e di aver presentato al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, all’Arpab e alle altre istituzioni e amministrazioni interessate una relazione completa dei rilevamenti geologici e idrogeologici, delle indagini ambientali e l’esame dei campioni raccolti. L'associazione Ambiente e Legalità attende fiduciosa l'accesso agli atti”.
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