Il Corecom Basilicata esprime sdegno e profonda preoccupazione per la vicenda gravissima emersa in questi giorni, relativa alla creazione di un gruppo Facebook in cui alcuni uomini – presumibilmente mariti o compagni – pubblicano immagini private, intime o umilianti delle proprie mogli o partner, spesso a loro insaputa.
Un episodio che rappresenta una violazione intollerabile della dignità, della privacy e dei diritti fondamentali delle donne. «La rete non può diventare zona franca in cui il rispetto, l’etica e la legalità vengono sospesi. La diffusione non consensuale di immagini private – anche in contesti apparentemente “privati” – è un reato e un atto di violenza psicologica e digitale», dichiara la Presidente del Corecom Basilicata, Assunta Mitidieri.
Il Corecom, da sempre impegnato sul fronte della tutela della dignità della persona, del contrasto al cyberbullismo, alla violenza di genere e all’uso distorto dei mezzi di comunicazione, si unisce alle voci di chi chiede che vengano accertate le responsabilità e che le autorità competenti intervengano con determinazione. L’episodio ci ricorda ancora una volta quanto sia urgente educare alla cultura del rispetto digitale, al corretto uso dei social media, e al valore della responsabilità individuale nella comunicazione online. Il Corecom Basilicata continuerà a vigilare e a promuovere iniziative di sensibilizzazione, formazione e contrasto a ogni forma di odio, violenza e discriminazione digitale, collaborando con le istituzioni, le scuole, le famiglie e gli operatori della comunicazione. La libertà di espressione non può mai essere scambiata con il diritto di ferire.