Le Segreterie Regionali di FILT CGIL – FIT CISL – UILT UIL esprimono grande preoccupazione per il futuro occupazionale dei 120 lavoratori COOPITAL, azienda del settore logistico della piattaforma di San Nicola di Melfi. Nello specifico la committente, Logistica S.p.a., ha comunicato che a far data dal 01 febbraio p.v., con riferimento all’appalto relativo alle attività di carico/scarico, stoccaggio, movimentazione posizionamento merce, raccolta ed asporto del materiale d’imballo nella piattaforma di San Nicola di Melfi, si perfezionerà un cambio di gestione nell’appalto. “E’ inaccettabile – dichiarano Bevilacqua, Costa e Laurino – che si possano attivare percorsi tanto delicati in maniera unilaterale individuando, senza alcun confronto con le OO.SS., finanche i soggetti subentranti nella gestione della piattaforma mettendo a rischio il futuro occupazionale dei lavoratori e dell’attività stessa”. “Il Sindacato non si è mai scelto l’interlocutore ma non si può accettare che ritorni sul nostro territorio un soggetto imprenditoriale che nella stessa area, per la stessa committente, ha lasciato per strada circa 60 dipendenti non garantendo loro né gli stipendi arretrati, né le spettanze di fine rapporto, né il TFR, costringendoli ad avviare lunghi e necessari contenziosi legali”. “Logistica S.p.a., nella sua qualità di committente, deve bloccare immediatamente la piratesca procedura attivata e convocare un incontro con le OO.SS. per trovare le necessarie soluzioni ai lavoratori interessati. Per troppo tempo si è pensato più a garantire i tanti Dirigenti/responsabili che si sono avvicendati piuttosto che dare stabilità alla piattaforma, chiedendo, costantemente, solo lacrime e sangue ai 120 lavoratori”.“Da oggi – continuano i segretari Bevilacqua, Costa e Laurino – e fino al nuovo incontro tra le parti (dagli scriventi già richiesto) si comunica che partirà lo stato di agitazione di tutti i lavoratori con il conseguente blocco di tutte le forme di flessibilità in essere all’interno della piattaforma di San Nicola di Melfi non escludendo, in assenza di risposte celeri, di mettere in campo azioni e forme di proteste più forti ed incisive”.bas 03