Convenzione Istanbul; Antezza: ora legge contro femminicidio

“La ratifica della Convenzione di Istanbul è una risposta del Parlamento al dilagare della violenza sulle donne che rappresenta una vera e propria strage: circa 40 sono le donne uccise nei primi cinque mesi dell’anno. Adesso dobbiamo approvare una legge organica in grado di far assumere allo Stato le sue responsabilità sul piano della prevenzione e del contrasto al femminicidio, della promozione della soggettività femminile e della tutela e risarcimento delle vittime”. Lo dice Maria Antezza, deputata del Pd.
“Il 70 per cento circa degli omicidi – prosegue Antezza – è avvenuto all’interno della famiglia, o di relazioni affettive. Sono dati terribili e inquietanti che rappresentano la punta dell’iceberg di una realtà fin troppo spesso celata. Le donne vivono frequentemente questi drammi in solitudine e raramente trovano il coraggio di denunciare. La Convenzione di Istanbul prevede per la prima volta a livello internazionale misure di prevenzione, di tutela in sede giudiziaria e di sostegno alle vittime di violenza. Per la prima volta, la violenza sulle donne è definita come una violazione dei diritti umani fondamentali e una forma di discriminazione da contrastare, raggiungendo l'obiettivo di un'eguaglianza di genere, di fatto e di diritto. Questo passo importante – conclude l’esponente Pd – è stato possibile per l'impegno tenace di chi dentro il Parlamento crede nella possibilità che la politica possa contribuire in modo determinante al miglioramento della società”.

bas 07

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