Convegno Cia domani su “Carta di Matera”

La Carta di Matera. Agricoltura, sviluppo rurale, paesaggio agrario. Per una nuova cultura del territorio e dell’economia locale”. Su questo tema si svolgerà domani venerdì prossimo 25 marzo a Matera un’iniziativa promossa dalla Cia Basilicata. All’incontro, che si terrà, a partire dalle ore 10, presso la Sala Giunta del Comune,interverranno Donato Distefano, presidente della Cia Basilicata, Ettore Bove, docente Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Basilicata, Pancrazio Toscano, dirigente scolastico, Vito Santarsiero, presidente Anci Basilicata e sindaco della Città di Potenza, Salvatore Adduce, sindaco di Matera, Michele Laurino, presidente dell’Associazione piccoli Comuni Anci di Basilicata, Alberto Giombetti, coordinatore della Giunta nazionale Cia.
Nell’incontro saranno presentati il “decalogo Cia-Comuni Basilicata” e l’indagine della Cia sulla ruralità (fattori-indicatori agricoli) sull’intero territorio regionale.

“Attraverso tale iniziativa – sottolinea il presidente della Cia lucana Donato Distefano – intendiamo aprire nel Paese, un nuovo e più fecondo rapporto-confronto con i Comuni, in quanto Enti locali di prossimità e primo livello Istituzionale a cui cittadini e comunità si appellano, si rivolgono quotidianamente per ogni tipo di esigenza.
Un rapporto-confronto costante con e verso le Amministrazioni locali che vuole caratterizzarsi anche quale innovativo metodo di lavoro allo scopo di elevare l’attenzione verso il settore primario quale componente essenziale della nostra economia e dei nostri territori.
Un rapporto-confronto più stringente con le Amministrazioni Comunali, in questa fase particolarmente delicata, caratterizzata dalla globalizzazione dei mercati sempre più aperti e concorrenziali che finisce per condizionare ogni angolo del pianeta, ed una crisi finanziaria senza precedenti che riversa i suoi effetti negativi specie in quei territori che presentano deficit e ritardi strutturali come quello lucano caratterizzato da sistema economico ed un tessuto imprenditoriale fragile, scarsamente competitivo e in esso ritroviamo anche il settore agricolo”.

“Un dialogo – conclude Di Stefano – che parte dai contenuti della carta di Matera e che oltre a riassume esigenze, bisogni, peculiarità, raccoglie anche le tante potenzialità dei nostri territori e dell’agricoltura Italiana, del nostro agroalimentare, della nostra gastronomia, della ricettività agrituristica, delle agro energie facendone opportunità e progetto comune per una nuova stagione di sviluppo locale”.

BAS 05

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