Per il capogruppo di Lb-Fdi “la rivoluzione pittelliana rimane indietro sull’erogazione dei contributi ai dializzati, fermi al febbraio 2014. E i soldi sono finiti”
“La rivoluzione pittelliana rimane indietro sull’erogazione dei contributi ai dializzati, fermi al febbraio 2014. E i soldi sono finiti. Lo avevamo detto nella discussione sulla finanziaria che i fondi stanziati dal governo Pittella per i rimborsi ai dializzati ed ai nefropatici non erano risorse adeguate a coprire il fabbisogno. E infatti i 2,5 milioni di euro stanziati per il 2015 sono stati sufficienti a coprire solo il secondo semestre del 2013 e gennaio e febbraio 2014”.<br /><br />E’ quanto afferma il consigliere regionale di Lb-Fdi, Gianni Rosa che ha presentato una nuova interrogazione, dopo quella del 10 luglio 2014, per chiedere spiegazioni alla Giunta.<br /><br />“Dalla risposta dell’assessore Franconi alla precedente – evidenzia Rosa – era emerso che la struttura regionale era notevolmente in ritardo con i pagamenti: a luglio 2014 i rimborsi erano stati erogati fino a giugno 2013. In sostanza, nessuna rassicurazione né certezze ai cittadini che aspettavano da tempo che un loro diritto, il pagamento dei contributi che gli spettano, venisse rispettato. Oggi, si ripresenta la grave problematica”.<br /><br />“Quando a dicembre – continua l’esponente di Fdi – il governatore ha inteso raggranellare 7 milioni di euro per le casse regionali sottraendoli alle fasce deboli, tra le quali i dializzati ed i nefropatici, ci eravamo opposti e avevamo sottolineato che 2,5 milioni di euro, in considerazione anche dei ritardi nell’erogazione, non erano bastevoli. Me tant’è”.<br /><br />“Avevamo promesso di non abbassare la guardia. Da informazioni richieste per le vie brevi – conclude Rosa – è emerso che i pagamenti sono fermi a febbraio 2014 e che le risorse stanziate per l’anno 2015 sono, appunto, già terminate. Dunque se non si provvede al più presto ad una variazione di bilancio, i beneficiari prenderanno i contributi del 2014 solo nel 2016. Ancora una volta la politica del fare si dimostra ‘politica degli slogan’. A discapito dei cittadini”.<br /><br />lc<br />