Continuità assistenziale, audizioni in quarta Commissione

I dirigenti generali Marsico e Pafundi hanno ricostruito le problematiche legate alla sospensione di alcune indennità ai medici dopo i rilievi della Corte dei Conti. Parere favorevole sul ddl collegato alla legge di stabilità regionale 2017

Le vicende legate al servizio di continuit&agrave; assistenziale, dopo la sospensione di alcune indennit&agrave; ai medici decisa dalla Giunta regionale a seguito dei rilievi della Corte dei Conti, &egrave; stata al centro delle audizioni svolte oggi nella quarta Commissione presieduta da Luigi Bradascio (Pp), dopo le richieste avanzate in tal senso dai consiglieri Perrino (M5s) e Lacorazza (Pd).<br /><br />Il dirigente generale del Dipartimento Politiche della Persona Donato Pafundi ha ricostruito i termini della vicenda che nasce con la delibera n. 331/2008, con la quale era stato approvato l&#39;accordo integrativo regionale per la medicina generale che prevede anche il trattamento economico e le indennit&agrave; per i medici del servizio di continuit&agrave; assistenziale: 4 euro all&rsquo;ora per i rischi derivanti dalla peculiarit&agrave; del servizio svolto in territorio accidentato, in situazioni logistiche anche poco sicure (indennit&agrave; gi&agrave; prevista dal 2002, incrementata nel 2008 di 0,5 centesimi); 0,50 euro all&#39;ora per l&#39;usura dell&#39;auto propria utilizzata; 0,50 centesimi per le prestazioni pediatriche, non esistendo sul territorio uno specifico servizio di guardia medica pediatrica.<br /><br />Il 3 aprile 2017 la Corte di Conti ha inviato a 14 persone (amministratori, dirigenti regionali e componenti del comitato per le cure primarie in carica nel 2008) un invito a dedurre, nel quale viene contestato un danno erariale del valore complessivo di 13 milioni e 600 mila euro per le indennit&agrave; erogate nel periodo dal 2012 al 2016 ai medici impegnati nel servizio di continuit&agrave; assistenziale in provincia di Potenza. La Corte dei Conti ritiene in sostanza che se non c&#39;&egrave; una prestazione aggiuntiva non si possono riconoscere queste indennit&agrave;, anche se il contratto nazionale nella struttura del compenso prevede incentivi di strutture, di processo e di livello. A questa somma, qualora analoghe iniziative fossero mosse anche per le indennit&agrave; erogate in provincia di Matera, potrebbe aggiungersi una contestazione di ulteriori 7 milioni di euro: l&#39;iniziativa della Corte dei Conti nasce infatti da un&rsquo;indagine della Guardia di Finanza che riguarda tutto il territorio nazionale, considerato che le stesse indennit&agrave; vengono erogate ai medici di molte regioni italiane.<br /><br />In questo quadro, con la delibera n. 347 del 3 maggio 2017, nelle more della definizione del caso, la Giunta regionale ha emanato un atto di indirizzo che ha impegnato le Asp a sospendere la corresponsione delle tre indennit&agrave; contestate dalla Corte dei Conti. Provvedimento contestato dai medici, che lamentano una perdita secca di 500 euro al mese ed hanno decretato lo stato di agitazione. &ldquo;La valenza economica, sociale e giuridica del problema – ha spiegato il dirigente generale del Dipartimento Presidenza Vito Marsico – richiedeva necessariamente tutti i dovuti approfondimenti, e pertanto nel frattempo la Giunta ha doverosamente ritenuto di dover adottare un provvedimento di sospensione della erogazione di queste tre indennit&agrave;&rdquo;. Contestualmente &egrave; stato aperto un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali, che si riunir&agrave; nuovamente luned&igrave; prossimo.<br /><br />Marsico e Pafundi, coadiuvati dalla dirigente Rocchina Giacoia, hanno riposto alle domande di Perrino, Pace, Rosa, Romaniello e Lacorazza. Su questo argomento la Commissione ascolter&agrave; nelle prossime sedute i rappresentanti dei sindacati. Chiesto, inoltre, che di questa problematica venga investita la Conferenza Stato – Regioni.<br /><br />Successivamente la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza sul&nbsp; disegno di legge della Giunta collegato alla legge di Stabilit&agrave; regionale 2017. Favorevoli al provvedimento il presidente Bradascio (Pp) e i consiglieri Miranda Castelgrande e Lacorazza (Pd); contrari Napoli (Pdl-Fi), Romaniello (Gm) e Perrino (M5s). Il provvedimento, gi&agrave; approvato dalla terza e dalla prima Commissione, &egrave; attualmente all&rsquo;esame della seconda Commissione. Previste soprattutto misure in materia di sanit&agrave;, governo del territorio, agricoltura e trasporti.<br /><br />Oltre a rispondere alle domande di Napoli su alcuni aspetti del provvedimento, Pafundi ha risposto a un quesito posto da Perrino in merito ai contributi per i familiari di soggetti affetti da Sla (che non vengono erogati da febbraio), spiegando che la Regione ha recentemente colmato un ritardo di due anni nei pagamenti, erogando i contributi dovuti fino a novembre 2016, e dopo la recente approvazione del bilancio 2017 gli uffici stanno provvedendo, in rapporto con i Comuni, a&nbsp; predisporre gli atti per il pagamento dei contributi da dicembre 2016 ad oggi.<br /><br />Ai lavori della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Bradascio (Pp), i consiglieri Miranda Castelgrande, Lacorazza (Pd), Pace e Romaniello (Gm), Perrino (M5s), Rosa (Lb-Fdi) e Napoli (Pdl-Fi).<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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