Consorzio sviluppo industriale Potenza, audizione in II Ccp

Ascoltati l’amministratore unico Antonio Bochicchio e il direttore Guido Bonifacio. Convocata una riunione straordinaria dell’organismo consiliare con l’audizione del dirigente generale del dipartimento Attività Produttive, Giandomenico Marchese

&ldquo;Un pignoramento di circa 14 milioni di euro da parte di Enel, una situazione debitoria al 31 dicembre 2015 pari a circa 41,5 milioni di euro, 420mila euro al mese di deficit strutturale&rdquo;. Sono le cifre illustrate in seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione), presieduta da Giannino Romaniello (Gm) dall&rsquo;amministratore unico del Consorzio per lo sviluppo industriale della&nbsp; Provincia di Potenza, Antonio Bochicchio.&nbsp; &ldquo;Cifre che rappresentano &ndash; ha detto Bochicchio &ndash; la grave situazione in cui versa il Consorzio, un ente bloccato che non riesce a garantire i servizi. Da oltre un anno e mezzo &egrave; in atto una interlocuzione costante con il dipartimento Attivit&agrave; Produttive per la predisposizione del Piano di risanamento (cos&igrave; come previsto dall&rsquo;art.13&nbsp; della L.R. n.32/2014) che dovr&agrave; essere approvato dalla Giunta regionale. Auspichiamo, inoltre,&nbsp; che nel pi&ugrave; breve tempo possibile si convochi un tavolo tecnico con l&rsquo;Enel per sbloccare il pignoramento del conto bancario&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Siamo nell&rsquo;impossibilit&agrave; di far fronte a una serie di impegni &ndash; ha ribadito Guido Bonifacio, direttore del Consorzio -, compreso il pagamento degli stipendi dei dipendenti gi&agrave; dal mese di marzo. A ci&ograve; si aggiunge il rischio concreto di un danneggiamento significativo degli impianti che sono stati sempre un fiore all&rsquo;occhiello del Consorzio&rdquo;.<br /><br />Il presidente Romaniello e i consiglieri Napoli (Pdl-Fi), Pace (Gm) e Giuzio (Pd), intervenuti nel dibattito, hanno stigmatizzato la difficile situazione finanziaria del Consorzio, con crediti difficili da esigere. Evidenziate anche le criticit&agrave; in cui versa l&rsquo;Argaip, l&rsquo;azienda privata che gestisce diversi servizi nelle aree industriali del Potentino per conto dell&rsquo;Asi, che sta continuando ad erogare gli stipendi ai suoi dipendenti pur vantando crediti consistenti nei confronti dell&rsquo;Asi.<br /><br />La vendita del patrimonio del Consorzio, che ammonta a circa 31 milioni di euro, e l&rsquo;ipotesi di un aumento delle tariffe per i servizi forniti alle aziende sono le soluzioni possibili per affrontare la situazione debitoria lanciate dal direttore Bonifacio. &ldquo;Un patrimonio immobiliare &ndash; ha detto &ndash; costituito in larga parte da suoli acquisiti dall&rsquo;ente il cui valore ammonta a circa 20 milioni di euro. Terreni localizzati a Tito e a Melfi per i quali in questi anni non c&rsquo;&egrave; stata alcuna richiesta&rdquo;.<br /><br />Il grido d&rsquo;allarme dell&rsquo;amministratore e del direttore del Consorzio per lo sviluppo industriale della&nbsp; Provincia di Potenza &egrave; stato colto dall&rsquo;organismo consiliare che ha predisposto una seduta straordinaria della Commissione con l&rsquo;audizione del dirigente generale del dipartimento Attivit&agrave; Produttive, Giandomenico Marchese. Richiesto, inoltre, all&rsquo;amministratore Bochicchio, un report dettagliato dei debiti e dei crediti e la consegna delle simulazioni effettuate dal Consorzio riguardanti la capacit&agrave; temporale di funzionamento degli impianti.<br /><br />Ai lavori erano presenti oltre al presidente Romaniello (Gm), i consiglieri Giuzio, Miranda Castelgrande e Polese (Pd), Pace (Gm), Bradascio (Pp) e Napoli (Pdl-Fi).<br />

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