Consorzio Bonifica Vulture Alto Bradano, interviene Sel Lavello

“La situazione alla quale è stata portata la zona del Basso melfese e di Gaudiano di Lavello per ciò che attiene la gestione dell'acqua è gravissima. Il Consorzio di Bonifica del Vulture Alto Bradano è ormai in uno stato comatoso e non riesce a garantire nemmeno più la gestione ordinaria”. E’ quanto si legge in una nota del Circolo Sel di Lavello. “La squilibrata ripartizione della risorsa idrica tra i diversi utilizzatori – cocntinua la nota – danneggia i nostri agricoltori e richiede l’osservazione del fronte delle misteriose aree privilegiate, la Diga del Rendina continua ad essere un monumento alla rottamazione, le strutture di distribuzione dell’acqua sono fatiscenti, pericolose ed inadeguate, un intricato rapporto tra CBFVA ASI ed Enel, la movimentazione dell’acqua è affidata ad inefficaci e costosi gruppi elettrogeni”. “Nella gravissima situazione – continua lancora a nota- a rimetterci sono soprattutto gli agricoltori che si vedono impossibilitati a proseguire le colture del pomodoro e della verdura, i braccianti che in quei terreni operano, i dipendenti del Consorzio che sono in attesa di percepire mensilità arretrate e lavorano a rischio della personale incolumità per l'alta tensione raggiunta nei campi. ll Circolo Sel di Lavello è al fianco e sostiene, con una propria denuncia pubblica, gli agricoltori, gli imprenditori agricoli e tutti gli operatori del settore del territorio per quello che stanno subendo e denuncia con forza una situazione insostenibile che rischia di portare al collasso l’agricoltura nella nostra valle. È indispensabile un tempestivo e fattivo intervento della Regione Basilicata e del Presidente De Filippo affinché venga assicurato l'approvvigionamento d'acqua per portare a completamento le colture già in essere sul nostro territorio ed evitare che, entro qualche giorno, l’acqua per le colture non si possa più reperire da nessuna parte”.
bas 03

    Condividi l'articolo su: