Consorzio Asi Potenza, Castelluccio: chi ha fatto i debiti?

Per il vice presidente del Consiglio “pensare di ripianare il pesante buco di esercizio 2017 come si appresta a fare la Giunta con il ddl domani in Consiglio, attingendo dal fondo tutela della salute non può certamente considerarsi una buona idea”

&ldquo;Pensare di ripianare il pesante buco di esercizio 2017 dell&rsquo;Asi di Potenza, come si appresta a fare la Giunta regionale con il ddl domani in Consiglio, attingendo dal fondo tutela della salute non pu&ograve; certamente considerarsi una buona idea tanto pi&ugrave; che i medici del servizio di continuit&agrave; assistenziale, dando ulteriore prova di responsabilit&agrave;, hanno deciso di sospendere la protesta sulle visite domiciliari per non far mancare all&rsquo;utenza&nbsp; un servizio essenziale&rdquo;.<br /><br />Ad affermarlo &egrave; il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio (Pdl-Fi) sottolineando che &ldquo;secondo il ddl che la Giunta vorrebbe far approvare in aula domani ,&rsquo;ad occhi chiusi&rsquo; e in tutta fretta, 787.272 euro necessari a dare ossigeno all&rsquo;Asi si prelevano dal finanziamento aggiuntivo corrente per livelli di assistenza superiori ai Lea&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;In linguaggio non&nbsp; ragionieristico &ndash; continua – meno servizi e prestazioni per la salute dei cittadini e pi&ugrave; sevizi al Consorzio che se fossero realmente rivolti ad accrescere la competitivit&agrave; delle imprese potrebbero anche, forse, diventare un sacrificio sopportabile. Ma cos&igrave; non &egrave; perch&egrave; la riforma della governance dei Consorzi&nbsp; (compreso quello di Matera) nonostante la legge approvata resta solo un buon proposito&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per i medici dell&rsquo;ex guardia medica ai quali si chiede di restituire indennit&agrave; derivanti dal semplice utilizzo della propria auto per raggiungere le postazioni dei comuni lucani &ndash; conclude Castelluccio – non &egrave; certo un bel segnale. Come non lo &egrave; per i tantissimi cittadini lucani che devono pagarsi di tasca propria prestazioni sanitarie e farmaci che il Ssr non riconosce. Ma una domanda viene spontanea: chi ha fatto e perch&eacute; tutti i debiti del Consorzio Asi che adesso pesano sulla salute dei lucani&rdquo;?<br /><br />L.C.<br />

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