Consorzi Fidi, Mattia: servono altre misure di credito a Pmi

Il consigliere regionale del Pdl ha presentato una interrogazione al presidente De Filippo e all’assessore Pittella

Ulteriori misure da parte della Giunta regionale da definire, di intesa con le associazioni imprenditoriali rappresentanti la piccola e media impresa dei settori produttivi (industria, commercio, artigianato, servizi, turismo, agricoltura, cooperazione) e gli istituti di credito della Basilicata perché “lo stanziamento di 3,8 milioni di euro appena deliberato con l’Avviso Pubblico approvato dalla Giunta regionale il 23 novembre scorso per l’integrazione dei fondi rischi delle cooperative e dei Consorzi Fidi della Basilicata risulta ampiamente insufficiente”. E’ la sollecitazione del consigliere regionale Franco Mattia (Pdl) contenuta in un’interrogazione rivolta al presidente De Filippo e all’assessore Pittella.

Mattia evidenzia che “la Fondazione Impresa nel suo primo ‘Osservatorio sul credito alla piccola impresa’ segnala che in Basilicata, tra il 2011 e il 2012, si è registrato un calo del 4,95 per cento nei prestiti bancari concessi ad imprese lucane con meno di 20 addetti con un’erogazione complessiva di 979,2 milioni di euro (dati peggiori del 2009 che ha segnato le maggiori difficoltà di credito per le pmi). Il Governo regionale ha ricevuto dal Consiglio regionale, attraverso l’approvazione di una mozione, nel mese di agosto scorso, – continua Mattia – il ‘mandato’ ad esperire tutte le iniziative del sistema bancario per porre fine all’asfissia del sistema delle imprese di Basilicata, a procedere in sede di comitato di sorveglianza Por alla definizione del fondo di garanzia Fesr per gli investimenti e per il capitale circolante, a provvedere con il massimo delle risorse possibili, almeno 10 milioni di euro, alla patrimonializzazione del sistema dei Cofidi di Basilicata”.

Secondo Mattia “si continuano a ignorare le richieste contenute nel documento ‘Pensiamo Basilicata’ sottoscritto da ben 14 associazioni di categoria di tutti i comparti produttivi che hanno chiesto con forza e priorità, innanzitutto, più cospicue risorse ai Cofidi, mentre in più occasioni il presidente De Filippo ha fatto riferimento al fondo di garanzia (Benc Capital, Micro Credito e Nuovo Credito, ventur capital), al credito d’imposta, quali strumenti che dovrebbero agire sul fisco delle aziende e sulle imprese che assumono, al ricambio generazionale, attraverso il meccanismo dell’apprendistato e dell’avvicendamento nella conduzione di impresa, al sostegno al reddito, al sostegno alle industrie di costruzione, alle azioni di contrasto al lavoro irregolare, alla banda larga, alla semplificazione amministrativa e legislativa, che però hanno trovato solo parziale attuazione”.

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